A poco più di 24 ore dal Consiglio dei ministri dell’Ambiente Ue in Lussemburgo, in programma lunedì, il premier Silvio Berlusconi difende la posizione italiana sul pacchetto clima e la richiesta di posticipare di un anno le decisioni sulle misure da prendere in merito a cambiamenti climatici ed energia. Il pretesto che usa è quello della condivisione in seno all’Unione: “La richiesta di avere più tempo per approfondire il tema dei costi per la riduzione dell’anidride carbonica è stata condivisa da altri nove Stati – sostiene Berlusconi -. Non c’è quindi nessun isolamento dell’Italia in Europa, ma solo la continuazione di un costume deteriore dell’opposizione e cioè quello di fare polemiche anche contro il proprio Paese”.
Peccato che come fa notare il segretario del PD Walter Veltroni, da diversi giorni “La posizione del governo italiano sul ‘pacchetto-clima’ in discussione a Bruxelles e’ irresponsabile nel merito e rischia di isolare il nostro paese dal nucleo storico dell’Unione europea.
Partiti
Ronchi: Da Veltroni attacchi irresponsabili sul clima
“Veltroni continua con i suoi irresponsabili attacchi e conferma di non avere a cuore gli interessi dell’Italia come dimostra anche la manifestazione del prossimo 25 ottobre”. Così il ministro delle
Bossi: La gente sa bene che cosa è la Lega e alle urne non si sbaglia
“La gente quando va a votare sa bene cosa è la Lega, chi è Formigoni, chi sono gli altri. La gente non sbaglia”. Lo ha detto il ministro per le Riforme Umberto Bossi a proposito di una possibile “concorrenza” del governatore lombardo e del sindaco di Milano, Letizia Moratti, sulla tutela degli interessi del Nord. Il segretario federale del Carroccio, ha parlato a margine del Giro di Lombardia, del quale, da vero appassionato di ciclismo, come ogni anno è andato a vedere l’arrivo a Como. Molte le domande dei cronisti alle quali il leader del Carroccio ha risposto volentieri. L’ambiente e lo scontro fra Italia e Ue? “Il clima e’ cambiato, e tutti siamo preoccupati, la gente vuole i cambiamenti, pero’ poi vuole anche andare in macchina e vuole la corrente elettrica. La soluzione e’ difficile da trovare”. La crisi finanziaria? “Dopo la recessione finanziaria c’è il rischio di una recessione produttiva. Speriamo di trovare una via di uscita”.
Le misure anticrisi proposte dal PD
Il Pd condivide le misure di sostegno ai mercati finanziari concordate ai recenti appuntamenti dell’Eurogruppo ed Ecofin e finalizzate a garantire i risparmiatori, a ricapitalizzare le istituzioni finanziarie in difficoltà e ad assicurare il credito interbancario.
Il Pd condivide, pertanto, le misure previste nei due decreti legge approvati dal Governo a seguito delle riunioni dell’Eurogruppo;
il Pd considera, tuttavia, necessario modificare i due decreti in due direzioni. In primo luogo, per coinvolgere il Parlamento e dare trasparenza alle principali scelte dell’esecutivo. In secondo luogo, per far fronte all’emergenza sul campo dell’economia reale: occupazione, redditi da lavoro e pensione, credito alle micro, piccole e medie imprese, investimenti pubblici e privati.
Infatti, dai mercati finanziari, la crisi ha investito l’economia reale. Gli andamenti delle Borse di tutto il mondo, dopo l’attuazione dei piani straordinari di salvataggio decisi dai Governi dell’Unione europea e degli stati Uniti, indicano la crescente preoccupazione degli operatori di mercato per la contrazione dell’attività economica. La priorità della politica economica ora è l’economia reale.
La Lega chiede una bandiera ed un inno per ogni Regione
Ogni Regione deve avere una bandiera e un inno ufficiali. Lo propone un disegno di legge di modifica costituzionale presentato dalla Lega Nord al Senato. Il provvedimento, primo firmatario il
Bondi: Il connubio Veltroni-Di Pietro è un macigno per la nostra democrazia
“Il principale problema politico che pesa sulla vita politica italiana e rappresenta un macigno sui tentativi di realizzare anche in Italia una democrazia normale e’ rappresentato dall’alleanza tra il Pd
Centrosinistra e sindacati reagiscono alle “classi ponte”
Cambia il nome ma non la sostanza. Le classi “ponte” per bambini extracomunitari promosse dalla mozione della Lega Nord diventano classi “d’inserimento”. La Camera ha approvato ieri la mozione del Carroccio in materia di accesso degli studenti stranieri alla scuola dell’obbligo con 256 sì, 246 no e un astenuto.
Il cambio terminologico, che per il vice capogruppo del Pdl alla Camera Italo Bocchino servirebbe a “rendere più evidente l’obiettivo della proposta, ossia l’integrazione degli studenti”, non risolve in realtà la grave discriminazione che con tale approvazione la maggioranza si appresta a rendere effettiva.
Cota (Lega): Le classi d’inserimento a favore dell’integrazione
La camera ha votato ieri la mozione leghista (primo firmatario il capogruppo, Roberto Cota) con la quale si chiede l’istituzione di classi di inserimento per gli stranieri che abbiano deficit di preparazione così da non creare problemi al normale svolgimento del programma annuale. Un cambiamento che non mira a creare “sezioni speciali”, ma piuttosto uno strumento propedeutico a colmare le lacune linguistiche, culturali, ecc e consentire quindi ai figlia degli stranieri di poter essere reinseriti nelle classi dei colleghi italiani e poter proseguire nel modo migliore il percorso degli studi. A chiarire sul fatto che il provvedimento non presenta alcun elemento di discriminazione è lo stesso presidente dei deputati del Carroccio:
Rai-Consulta: accordo di nuovo in salita
Strada nuovamente in salita per l’ accordo sull’elezione del presidente della Commissione di Vigilanza Rai e del giudice della Corte Costituzionale.
Al termine del coordinamento del partito, il Pd dice no all’elezione di Gaetano Pecorella alla Consulta.
“Abbiamo compiuto oggi, come convenuto alla Conferenza dei capigruppo, l’approfondimento che riguarda la candidatura dell’on. Pecorella alla Corte Costituzionale, e confermiamo che l’avvio – che inevitabilmente si determinerebbe – dell’iter di autorizzazione a procedere nei confronti di un giudice costituzionale, per la prima volta nella storia della Repubblica, costituisce un impedimento istituzionale obiettivo”, si legge in una nota congiunta dei capigruppo parlamentari del Pd Anna Finocchiaro e Antonello Soro.
Veltroni (Pd): Basta paure, in piazza per cambiare l’Italia
Il 25 ottobre il Pd sarà in piazza per ”raccontare un’Italia nuova e possibile”. Così Walter Veltroni, intervistato al TG5, invita alla manifestazione nazionale che si terrà a Roma, al Circo massimo, la settimana prossima. ”Noi – ha spiegato il leader del Pd – vogliamo raccontare un’Italia nuova e possibile, vogliamo farlo con lo spirito di una grande forza di opposizione per l’alternativa e per l’innovazione. Vogliamo fare una manifestazione che parli all’Italia che si vuole occupare della scuola, dell’occupazione, del precariato, della sicurezza, dell’integrazione, che vuole riaffermare il valore dell’antifascismo e della democrazia”.