Per le alleanze, gli elettori democratici preferiscono IDV a UDC

 Meglio con Di Pietro e la sinistra che con Casini. Basta con le ammucchiate elettorali. E soprattutto mai da soli. Il sondaggio che l’Istituto Ipr Marketing, diretto da Antonio Noto, effettuato per conto di Repubblica.it, fa luce sull’alleanza preferita dagli elettori del Pd (500 gli intervistati) ed evidenzia come, nonostante il rapporto sia in profonda crisi, l’abbinamento con il solo partito guidato da Antonio Di Pietro rimanga l’opzione preferita da chi ha votato democratico.

Una convinzione che va in controtendenza con le scelte fatte dal Pd che, dopo l’alleanza elettorale e le numerose frizioni di questi mesi, ha rotto l’accordo con il partito dell’ex pm. Eppure, nonostante tutto questo, la maggioranza assoluta dei sostenitori del Partito democratico (il 53%), ritiene che Veltroni dovrebbe ancora perseguire l’alleanza con i dipiestristi.

Franceschini (PD) commenta la smentita di Berlusconi sulla scuola

 “L’ennesima smentita da parte di Berlusconi su quanto dichiarato solo ieri durante la conferenza stampa sulla scuola non è più una novità”. Così Dario Franceschini, intervenuto in un breve flash in diretta su YouDem.tv. “Ormai ci siamo abituati alle smentite. Non c’è da sorridere, da un Presidente del Consiglio ci si aspetta affidabilità”.

Il premier aveva chiaramente parlato di voler far intervenire le forze dell’ordine per impedire l’occupazione delle scuole e degli atenei, convocando il suo Ministro degli Interni per programmare le modalità.

“Ora ci aspettiamo che i media diano un’informazione corretta, ad esempio riproponendo le stesse parole usate dal premier ieri nella conferenza stampa” ha proseguito il numero due del PD.

Bocchino (PdL): Sulla scuola è necessario stemperare il clima

 “Noi vogliamo essere il governo della legalità. Non è possibile e non sarà tollerato chi supererà il confine tra l’espressione a manifestare il proprio dissenso e la violazione delle leggi e il tentativo di imporsi sulla maggioranza di studenti che vogliono seguire le lezioni”. Così il presidente vicario del Pdl alla Camera, Italo Bocchino, commenta l’annuncio del premier Berlusconi di voler garantire il diritto allo studio degli studenti evitando il protrarsi di occupazioni nelle scuole e nelle Università.
“Tutti dobbiamo lavorare – spiega Bocchino – a stemperare il clima, ma il diritto di occupare scuole e università non c’è per nessuno. Il nostro obiettivo è quello di difendere la legalità e la democrazia dai facinorosi”.

Il ministro Giorgia Meloni si dice convinta che “non ci sarà bisogno” di un intervento delle forze dell’ordine “perché la protesta non diventerà così violenta da necessitare il loro intervento”.

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Su Giuseppe Frigo alla Corte Costituzionale la convergenza delle forze politiche

Giuseppe Frigo, l’ex presidente dell’Unione Camere Penali, è stato eletto alla Corte Costituzionale dopo che i capigruppo del Pdl avevano indicato in lui figura adatta a sostituire Romano Vaccarella alla Suprema Corte. Tramontato Gaetano Pecorella, Frigo si è dimostrato da subito nome gradito alle opposizioni, con il quasi immediato via libera del Pd, dell’Udc e dell’Italia dei valori.
L’interessato ha spiegato: “Ritengo che sia un riconoscimento del lungo percorso che ho fatto, io come altri comunque. Piuttosto -ha sottolineato Frigo- spero che il mio nome, nel mio piccolo, serva a ridare un po’ di serenità all’ambiente”.
Frigo, 73 anni, avvocato penalista, è stato protagonista di processi come quello per la scalata alla banca Antonveneta, per il sequestro dell’imprenditore Soffiantini, per Cesare Previti nel giudizio per calunnia ai danni dei pm milanesi Ilda Boccassini e Gherardo Colombo, ma anche avvocato di Adriano Sofri nel procedimento per chiedere la revisione del processo per l’omicidio del commissario Calabresi.

Veltroni a RepubblicaTV interviene su alleanze, scuola e economia

 Dalla scuola all’economia, dalla fine dell’alleanza con Di Pietro alla manifestazione del 25 ottobre. Walter Veltroni al forum di Repubblica tv parla a tutto campo e affronta i temi caldi che attraversano tutta l’attualità politica.

Di Pietro. Secondo il leader del PD la rottura tra il Partito Democratico e Italia dei Valori è stata causata da Antonio Di Pietro.”Domenica ho detto una cosa che avevo già detto una ventina di volte – ha spiegato Veltroni – un giornalista mi ha fatto notare che però era domenica ed ha avuto risalto perché il lunedì i giornali non sanno che fare. La cosa che mi colpisce è l’idea che sia stata presentata come una rottura del Pd nei confronti dell’Idv. Questo è quanto di più clamoroso e acrobatico”. “Di Pietro – ha proseguito – da mesi ha un atteggiamento di attacco permanente nei nostri confronti. Spero che ritorni ad avere le posizioni che aveva quando ha sottoscritto il programma con noi. Da lì si può partire, dalle posizioni espresse prima del voto”.

Il cordoglio della sinistra per la scomparsa di Vittorio Foa

 E’ morto a Formia Vittorio Foa. Ne dà notizia, d’intesa con la famiglia, il segretario del Partito Democratico Walter Veltroni che ha rilasciato la seguente dichiarazione: “E’ un immenso dolore per noi, per il popolo italiano, è un immenso dolore per gli italiani che credono nei valori di democrazia e libertà, per l’Italia che lavora, per il sindacato a cui Vittorio Foa ha dedicato la parte più importante della sua vita”.

“E’ un dolore per me personalmente perché Vittorio Foa incarnava ai miei occhi il modello del militante della democrazia, un uomo con una meravigliosa storia di sofferenza, di lotta e di speranza, un uomo della sinistra e della democrazia, mosso da un ottimismo contagioso e da un elevatissimo disinteresse personale. A Sesa, ai figli ci stringiamo con affetto. Penso che tutto il paese senta Vittorio Foa come uno dei suoi figli migliori”.

Casini (UDC): Nessuna alleanza col Pd, da Veltroni aspetto novità

 L’intervista del ‘Riformista’ al leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini.

«Non è una novità»: il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini commenta così la rottura tra Pd e Di Pietro. Sulle alleanze taglia corto: «Siamo equidistanti dai poli». E a Veltroni dice: «Sulla legge per le europee vedremo se sarà complice di Berlusconi come in campagna elettorale o se cambierà modalità di fare opposizione». Come giudica la rupture tra Veltroni e Di Pietro?
«Non è una novità. Anzi, è un evento consolidato da tempo. Di Pietro si è servito dei voti del Pd per entrare in Parlamento e poi ha fatto il suo gruppo. Quella di Veltroni mi è sembrata più che altro una legittima difesa».

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Di Pietro (IdV): Veltroni gioca a golf, io a rugby

 Intervista rilasciata da Antonio Di Pietro a Corriere.tv, in riferimento alle dichiarazioni di Walter Veltroni di scioglimento dell’alleanza con l’Italia dei Valori.

Corriere: Qual’è stata la sua prima reazione a questa dichiarazione “alleanza finita”?
Antonio Di Pietro: Beh, detta da Veltroni ho pensato subito che in realtà volesse dire “alleanza finita, ma anche”.
In realtà qualsiasi persona e qualsiasi dirigente politico di buonsenso sa che di fronte al fenomeno Berlusconi c’è necessità di fare opposizione dura, determinata e pura. Una opposizione che finalmente Veltroni si è accorto di dover fare, e paradossalmente, nel momento in cui se n’è accorto, se la prende con me che me ne sono accorto dal primo giorno.