“Cosa c´entrano i rifiuti tossici con il problema di Napoli? Le montagne che si vedono per le strade della Campania altro non sono che semplicissimi rifiuti che le istituzioni locali in 14 anni e dopo miliardi di euro non sono ancora capaci di smaltire. Le parole di Napolitano rischiano di essere prese come una assoluzione di uno scandalo mondiale”: così Paolo Grimoldi, deputato della Lega Nord e coordinatore federale del Movimento Giovani Padani, commenta le parole usate dal presidente della Repubblica sull´emergenza rifiuti a Napoli e sulle presunte responsabilità del Nord.
Maroni: Sicurezza, più poteri e fondi ai sindaci
La sicurezza è una priorità ed esige risposte “di sistema”, non legata all’emergenza. Questo deve tradursi in più poteri e risorse finanziarie (anche fuori dal Patto di stabilità) ai sindaci,
Sì al dialogo, ma se non vengono le riforme sarà lotta di liberazione nazionale. Umberto Bossi dal palco di Pontida, dove oggi si è tenuta la tradizionale festa della Lega Nord di fronte a oltre 50.000 simpatizzanti provenienti da tutte le nazioni della Padania, ha scandito quale sia l’imperativo: il cambiamento. La strada scelta è quella pacifica del confronto serio e leale anche con l’opposizione. Ma niente scherzi, come ha avuto modo di sottolineare anche Roberto Calderoli: “Non vogliamo che succeda mai più che una legge votata dal Parlamento, come quella sulla devolution, venga poi affossata con un referendum”. Stessa determinazione anche da parte di Roberto Maroni, che ha ribadito di non voler indietreggiare di un millimetro: “tolleranza zero è il nostro obiettivo – dice – e lì arriveremo. Ve lo posso garantire”. Il ministro dell’Interno ha poi illustrato i contenuti del suo provvedimento, respingendo al mittente le accuse di xenofobia e razzismo:
Patti chiari per un’amicizia lunga. E’ quanto chiede la Lega Nord, che ieri mattina ha spiegato nel corso di una conferenza stampa la sua posizione sulla questione del prestito ponte per Alitalia. Il movimento di Umberto Bossi si è detto disponibile a votare il provvedimento a patto che venga salvato l’hub lombardo “liberalizzando le rotte attraverso una revisione degli accordi bilaterali tale da facilitare il reperimento di dieci o più vettori che prendano Malpensa a riferimento”. A chiarire la posizione sono stati il sottosegretario ai Trasporti Roberto Castelli, il capogruppo a Montecitorio Roberto Cota e il suo vice Marco Reguzzoni.