A.N.P.A.R. Mediazione civile: l’O.U.A. mette Fini nei….casini

 A.N.P.A.R. Mediazione civile: l’O.U.A. mette Fini nei….casini

Non si sa, la risposta data dal presidente della Camera dei Deputati, all’incontro tenutosi a Roma con la rappresentanza della giunta nazionale dell’O.U.A. guidata dal loro solito “capo-cordata”. Si sa, che si sono presentati da ”agnelli indifesi” esponendo ”in primis” al Presidente Fini “le principali proposte e aspettative, che vanno dalla creazione della figura del giudice laico alla riforma dell’ordinamento, affermando anche che ci sono 240mila avvocati in Italia che attendono risposte alle problematiche quotidiane che si ripercuotono anche sul cittadino”. Subito dopo, hanno chiesto da ”lupi affamati” che “quello che ci preme di più è che venga accolta la richiesta di proroga di un anno per la media conciliazione”. Fossi stato il presidente Fini – dice Pecoraro – presidente A.N.P.A.R – li avrei messo alla porta. Da una parte questi signori prospettano ripercussioni contro i cittadini, dall’altra ne calpestano i diritti e la volontà; vi spiego perché.

A.N.P.A.R. (Associazione Nazionale per l’Arbitrato & la Conciliazione)

 A.N.P.A.R. (Associazione Nazionale per l’Arbitrato & la Conciliazione)

La mediazione civile al centro dell’inaugurazione dell’anno giudiziario

Grandi titoli sulla crisi della giustizia italiana all’inaugurazione dell’anno giudiziario e tutti aventi lo stesso tema: ”la giustizia è ormai al collasso; alto numero di prescrizioni; processi lenti” e chi ne ha più ne metta, ma tutti gli intervenuti, concordano sul fatto che l’unico sistema valido ed efficiente per combattere questo stato di cose è il neo istituto giuridico della mediazione civile. La relazione di sintesi del Primo Presidente della Corte di Cassazione in materia di mediazione civile, oltre che dare valore al neo istituto, è andato ben oltre, quando ha affermato che ”uno dei pilastri su cui si fonda il nuovo istituto è la previsione dell’obbligatorietà della mediazione per chi intenda introdurre una controversia rientrante tra quelle previste dalla legge”. In questo contesto anche il Presidente dell’Organismo Internazionale di Conciliazione & Arbitrato, dell’A.N.P.A.R. si inserisce per dire la sua.

Lettera aperta di Giovanni Pecoraro (ANPAR) ad Angelino Alfano

 Lettera aperta di Giovanni Pecoraro (ANPAR) ad Angelino Alfano

Egr. Ministro della Giustizia On. Angelino Alfano

Via Arenula, 70

00186 – R O M A

Oggetto: istituzione della giornata della mediazione civile e commerciale

Egr. Ministro Angelino Alfano, La invito a proporre al Governo la istituzione della ”giornata della mediazione civile e commerciale” in occasione del primo anniversario dell’entrata in vigore del decreto legislativo n.28/2010. La data è il giorno 20 marzo di ogni anno.

A.N.P.A.R. Associazione Nazionale per l’Arbitrato & la Conciliazione

 A.N.P.A.R. Associazione Nazionale per l’Arbitrato & la Conciliazione

Quando ad una buona legge, quella sulla mediazione civile e commerciale, che sta dando i suoi frutti (meno 4% di contenzioso giudiziario rispetto all’anno 2009), si frappongono interessi personalistici e di parte è una violazione ai diritti disponibili ed alla dignità dei cittadini. È una storia miserevole, dice il presidente dell’ANPAR dott. Giovanni Pecoraro, che ha danneggiato e continua a danneggiare i giovani avvocati, i praticanti avvocati, i neo laureati e tutti gli altri albi ed ordini professionali. Gli emendamenti al neo istituto giuridico della mediazione civile che sta portando avanti l’O.U.A. (per fortuna non il CNF) sono solo cavilli e vi spiego il perché. I cittadini e quasi all’unanimità gli ordini professionali si sono attrezzati e di conseguenza pronti a risolvere le loro controversie con mediatori altamente professionalizzati. Detto ciò, continua Pecoraro, ho l’impressione che il presidente dell’O.U.A più che adoperarsi per gli ordini professionali, che dalla mediazione civile possono trarne solo vantaggi, si sta avventurando su un percorso di contestazioni sulla giustizia che si rivelerà un boomerang per tutti coloro che ci hanno creduto.

Mediazione civile: accordo di reciprocità tra Istituto Carlo Jemolo e A.N.P.A.R.

Mediazione civile: accordo di reciprocità tra Istituto Carlo Jemolo e A.N.P.A.R.

L’Organismo di conciliazione ”Arturo Carlo Jemolo”, iscritto al n. 7 del Registro degli Organismi di Conciliazione, in persona del Presidente Dott. Carlo Sammarco con sede in Roma, Viale Giulio Cesare n. 31 – 00192 e L’Organismo Internazionale di Conciliazione & Arbitrato dell’A.N.P.A.R. iscritto al n. 24, del Registro degli Organismi di Conciliazione, in persona del Presidente Dott. Giovanni Pecoraro con sede in Pellezzano, hanno approvato un disciplinare per gli accordi di reciprocità previsti dall’ex articolo 4, comma, lettera a), D.M. 180/2010. Questo accordo di reciprocità – spiega una nota dell’A.N.P.A.R – sono uno strumento innovativo finalizzato ad assicurare a tutti i cittadini, una capillare presenza sull’intero territorio nazionale di mediatori professionali, preparati per la risoluzione di controversie in materie civili e commerciali.

A.N.P.A.R. (Associazione Nazionale per l’Arbitrato & la Conciliazione)

 A.N.P.A.R. (Associazione Nazionale per l’Arbitrato & la Conciliazione)

Dopo il 20 marzo 2011, basteranno i circa 200 conciliatori/mediatori Calabresi a risolvere le controversie degli iscritti agli enti convenzionati con l’organismo internazionale di Conciliazione & Arbitrato dell’A.N.P.A.R? Questa è la domanda rivolta al presidente responsabile dell’organismo internazionale di Conciliazione & Arbitrato, iscritto nel Registro tenuto presso il ministero di Giustizia, Dott. Giovanni Pecoraro.

La Mediazione Civile, strumento principe per la risoluzione delle controversie d’impresa

 La Mediazione Civile, strumento principe per la risoluzione delle controversie d’impresa

Dopo l’emanazione del d.m. 180/2010, attuativo del d.lgs 28/2010, l’istituto della mediazione civile inizia a farsi strada anche nel mondo imprenditoriale divenendo lo strumento principe per la risoluzione rapida ed efficiente delle controversie. Diversi ambiti dell’attività aziendale rientrano infatti tra le materie nelle quali è obbligatorio il ricorso alla mediazione: in luogo della risoluzione giudiziale dei conflitti, che fino allo scorso mese prevedeva l’avvio del classico iter giudiziale (avvocato, causa, tribunale, giudice) è ora possibile (e da marzo 2011, obbligatorio) avviare un procedimento di mediazione (inoltro dell’istanza ad un organismo di mediazione, partecipazione al procedimento, conclusione). Se solo si pensa al numero di conflitti che riguardano, ad esempio, affitto di aziende, locazione, comodato, successioni, patti di famiglia, contratti assicurativi, bancari e finanziari – che sono solo una parte delle materie in cui il ricorso alla mediazione è obbligatorio – si comprende quanto sia importante per le aziende italiane conoscere quali saranno gli effetti della c.d. ”rivoluzione” che la mediazione rappresenta.

Mediazione civile: fine degli inganni

 Mediazione civile: fine degli inganni

Si è scatenata una bufera sull’O.U.A. (Organismo Unitario Avvocatura Italiana). Al congresso nazionale forense tenutosi a Genova, il ministro Alfano, con coraggio, ha dato il benservito “alla casta”, che aveva presentato in materia di mediazione civile e commerciale proposte indifendibili, come quella, di ottenere l’obbligo di difesa alle parti in mediazione e l’abolizione della obbligatorietà in materia di mediazione. Il ministro Alfano, molto garbatamente nella forma ma polemico, giustamente, nella sostanza, ha consegnato alla platea dei duemila avvocati presenti (meno dell’1% degli iscritti) un messaggio molto chiaro ed inequivocabile: “non sono più ammissibili demagogie”.

Meglio tardi che mai!

 Meglio tardi che mai!

Eccoli qua, ancora una volta: i nemici della mediazione civile e commerciale, mai sazi di discriminazioni contro i neo laureati ed i giovani professionisti. Eccoli qua a parlare di mediazione e di formazione. Eccoli qua, sempre i soliti, sempre loro, sempre quelli che da due anni hanno sconsigliato e dissuaso i giovani ad avvicinarsi al neo istituto giuridico della mediazione in vigore, definitivamente, dal 20 marzo 2010. Eccoli qua quelli che erano convinti che ”la casta”, ancora una volta riuscisse a bloccare ”le grandi riforme civili” . Eccoli qua quelli che hanno danneggiato fortemente i propri iscritti. Abbiamo chiesto al presidente dell’A.N.P.A.R., dott. Giovanni Pecoraro, il perché solo oggi ”la casta” delle libere professioni si inserisce sul ”mercato” della mediazione civile e commerciale?”

”Prima di parlare di mercato, alcuni ordini professionali hanno causato un danno non indifferente a quei più di 15 anni di anzianità, i quali, mentre prima con il requisito dell’anzianità potevano iscriversi presso un organismo di conciliazione di categoria se, esistente o privato senza oneri, oggi sono costretti alla luce del D.M. 180/2010 a frequentare per intero un corso formativo di 50 ore”. Qui, secondo Pecoraro, sono configurabili due reati: il primo per mancata o non veritiera informazione e il secondo molto più grave che potrebbe essere quello di ”omissione di atti d’ufficio” da parte dei Presidenti. Reati che potrebbero indurre gli iscritti anche ad una richiesta di risarcimento danni, nei confronti di chi li rappresenta. Il fatto è grave continua Pecoraro, è non tanto per gli ordini professionali come quello dei commercialisti ad esempio che possono, anche se, diventeranno organismi di conciliazione, attivare la mediazione civile e commerciale solo nelle materie di competenza, ma, per gli avvocati che sono i protagonisti della conciliazione. Che fine faranno i grossi studi professionali che trattano controversie civile e commerciale?

A.N.P.A.R. (Associazione Nazionale per l’Arbitrato & la Conciliazione)

 A.N.P.A.R. (Associazione Nazionale per l’Arbitrato & la Conciliazione)

Mediazione civile: la pubblicazione del regolamento attuativo per non far menir meno il rapporto fiduciario tra le istituzioni e il cittadino. Garbata nella forma e nella sostanza la risposta data dal Ministro Alfano ”ai professoroni del diritto” in tema di mediazione civile e commerciale quale mezzo per la risoluzione delle relative controversie, così come è altrettanto chiaro è stato il recente messaggio lanciato dal presidente di Confindustria che ha citato la mediazione civile come ”una risposta efficace per abbattere il contenzioso”. Il risultato di quanto affermato da entrambi è quello che bisogna diffondere tra le imprese l’idea che si può ricorrere ad un giudice quando è impossibile la mediazione di altro tipo.