“Altroché risanamento! Prodi lascia i conti pubblici peggio di come li ha trovati. Nel 2006 il governo Berlusconi lasciò un deficit netto al 2,6% (poi appesantito da una tantum di spese decise da Prodi). Il governo guidato dal presidente del Partito democratico, ne lascia uno al 3%. E per riuscire nell’impresa ha aumentato la pressione fiscale diretta e quella non calcolata nelle statistiche ufficiali, quella degli enti locali, rendendo sempre più poveri gli italiani.
Negli ultimi venti mesi, i cittadini hanno pagato più tasse ed il risanamento non solo non si è avvicinato, ma rischia di allontanarsi. Con l’eventualità che se a maggio l’Italia potrà uscire dalla procedura di deficit eccessivo, avviata dalla Commissione Ue nel 2005, a giugno ci rientrerà. Grazie al presidente del Pd ed alle tasse.”