Mediazione civile: chiacchiere che stanno danneggiando gli indecisi

 Mediazione civile: chiacchiere che stanno danneggiando gli indecisi

Secondo Pecoraro, presidente dell’ Associazione Nazionale per l’ Arbitrato & la Conciliazione (A.N.P.A.R.) fa bene il ministro Angelino Alfano, a non considerare le istanze di sparute minoranze di “caste” all’interno di “caste”, che chiedono di incontrarlo per indurlo a cambiare alcune regole in materia di mediazione civile. La promessa del Parlamento e del Governo fatta all’ Unione Europea di deflettere il carico pendente di circa sei milioni di giudizi è un obbligo, al quale non può venir meno nessuna persona onesta. Dice bene, anche il capo dell’ ufficio legislativo del Ministero della GiustiziaDott.ssa Iannini, nell’ affermare che “al nuovo istituto giuridico si è voluta attribuire, sì una funzione deflattiva, ma anche farne espressione di una scelta culturale: superare le contrapposizioni offrendo alle parti la possibilità di trovare il modo più appropriato per risolvere una controversia, sulla base dei loro interessi più che dell’ affermazione dei loro diritti. L’ obiettivo è riuscire a risolvere con questo strumento le cause, ma anche dare un nuovo mercato alle professioni”.

Manovra economica: Stato moderno al capolinea…

 Manovra economica: Stato moderno al capolinea…

La Gazzetta ufficiale (di 163 pagine!) con la manovra economica, dovrebbe entrare in ogni classe ed in ogni istituto di studio, dovrebbe esserne obbligatoria la lettura integrale. È infatti la plastica rappresentazione di uno Stato che è, da un lato, affamato di soldi e che, dall’ altro, è costretto a inventarsi mille strumenti per riuscire nello scopo di finanziarsi. C’ è nella manovra, certo, il forte, apprezzabile messaggio della necessità di uno smagrimento del peso dell’ apparato pubblico (anche se la via vera da seguire resta quella di “affamare la bestia” della spesa pubblica, specie locale, attraverso la prioritaria riduzione delle imposte: non c’è diversivo che tenga, in materia). Ma nella manovra c’ è anche, contestuale, il (grave) messaggio che, pur di sopravvivere, lo Stato è disposto ad attenuare le (ottocentesche) difese poste a presidio dello Stato di diritto (e, anche, a cedere – se vogliamo – ad un indiretto affievolimento dello stesso diritto di proprietà).