Palazzo Chigi: Tavolo Alitalia-Governo

 Si è svolto questa mattina a Palazzo Chigi l’incontro tra Governo e Sindacati sulla vicenda Alitalia.

Al termine della riunione il Governo esprime la convinzione che l’intesa tra Alitalia ed Air France-Klm rappresenta l’unica concreta soluzione per dare un futuro alla compagnia di bandiera.

Consapevole della chiara posizione manifestata da Air France-Klm nel comunicato di lunedì 7 e preso atto dei problemi posti dalle Organizzazioni sindacali nel corso della riunione, il Governo esprime la volontà di svolgere un ruolo attivo perché si determini una seconda opportunità che conduca alla conclusione della trattativa sull’integrazione di Alitalia nel Gruppo Air France-Klm.

Rifiuti, La Corte Ue condanna l’Italia per non avere adeguato le discariche

 Anche l’Europa sommerge l’Italia di “rifiuti”. Il senso è ovviamente metaforico. Meno lo sono le tonnellate di rifiuti accumultai a Napoli ma anche a Roma. Così dalla Corte di giustizia europea arriva una bocciatura sulla gestione dei rifiuti ed in particolare sulle discariche. Nel mirino della Commissione Europea, che si era rivolta alla Corte, i decreti varati nel 2003 e nel 2005. In sostanza, l’Italia applica alle discariche nuove, il trattamento più favorevole previsto per le discariche preesistenti, al contrario di quanto previsto dalla direttiva.

Anche per i rifiuti pericolosi, le regole transitorie previste non sono state applicate alle discariche preesistenti mentre sono state applicate solo per quelle nuove, sempre in contrasto con la normativa comunitaria. La direttiva europea definisce le nozioni di rifiuti e di discariche (che suddivide in tre categorie: le discariche per rifiuti pericolosi, per rifiuti non pericolosi nonchè per rifiuti inerti) e prevede che gli Stati membri elaborino una strategia nazionale per la riduzione dei rifiuti biodegradabili, stabilisce regole riguardanti i costi dello smaltimento dei rifiuti, prevede la procedura di autorizzazione di nuove discariche e sottopone quelle preesistenti a misure particolari.

Tremonti (Pdl): Ridurremo l’aliquota solo alle banche che concederanno mutui più umani

 “Se vinceremo non saro’ un ministro dell’Economia struzzo: non faro’ finta che vada tutto bene”. Lo ha affermato Giulio Tremonti che in un’intervista esclusiva a Tgcom, il tg online di Mediaset diretto da Paolo Liguori, ha anticipato alcuni dei provvedimenti che prendera’
qualora entrasse nell’esecutivo. “Non mettero’ le mani nelle tasche dei cittadini. Anzi, per quanto sara’ possibile, cerchero’ di mettere nelle loro tasche un po’ di soldi. Inoltre detassero’ gli straordinari per collegare la produttivita’ a un po’ di soldi in piu’ per i lavoratori. Togliero’ l’Ici sulla prima casa e affrontero’ il problema dei mutui”.

E, proprio sulla questione dei mutui, Tremonti ha attaccato Prodi:
“Ha fatto un regalo alle banche riducendo l’aliquota dal 33 al 27,5 per cento. Infatti i banchieri voteranno Veltroni. Noi siamo dalla parte dei risparmiatori; per questo ridurremo l’aliquota solo alle banche che daranno alle famiglie italiane mutui piu’ umani, e sotto il controllo dei consumatori”.

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Nella trasmissione Porta a Porta, Veltroni consegna a Vespa 12 ddl del programma

 Walter Veltroni ha consegnato a Bruno Vespa i 12 disegni di legge che traducono il programma del PD e che saranno presentati e approvati al primo consiglio dei ministri. Nella prima parte della trasmissione, Veltroni aveva affermato che Berlusconi non ha mai rispettato il famoso contratto con gli italiani siglato proprio durante la trasmissione ‘Porta a porta’. “Per un fatto di serietà – ha detto Veltroni al conduttore – voglio darle una cosa e cioé tutti i disegni di legge che presenteremo al nostro primo consiglio dei ministri”.

Voglio voto italiani 2008. Non ultimi giapponesi
“Io voglio il voto di quegli italiani che vogliono girare pagina. Se l’Italia continuerà con questa instabilità andremo a rotoli. Non restiamo con i figuranti vestiti con le armature a Pontida, non restiamo con esponenti della destra che vogliono scomunicare il presidente della Repubblica, non restiamo con quelli che parlano di stalinismo e brogli. Ma di che stiamo parlando? Siamo nel 2008, la guerra è finita, ditelo ai giapponesi”.

Armature e stalinismo. Ma di che parliamo?
L’Italia non può continuare ad avere una politica che parla di “stalinismo” e che organizza manifestazioni “con le armature medievali”, è ora “di dire ai giapponesi sull’isola che la guerra è finita”. Il segretario del PD spiega: “Immaginatevi un giornalista straniero che va a Pontida per il giuramento dei leghisti e vede quelli con le armature… Poi c’è quest’altro che parla di stalinismo, di brogli… ma di cosa stiamo parlando? Così l’Italia va a rotoli. Siamo entrati in Europa con l’Euro e con Schengen, adesso dobbiamo entrare anche politicamente in Europa”.

Boselli (Ps): Veltroni è un bugiardo

 “Veltroni e’ un bugiardo, mente. Sta dicendo una cosa non vera. Questo mi preme di dire agli italiani”.
Enrico Boselli replica con decisione alle affermazioni di Walter Veltroni di stamattina nel corso della registrazione di ‘Porta a porta’, quando il leader del Pd ha parlato del mancato accordo con il Partito socialista manifestando meraviglia per il fatto che socialisti abbiamo poi “bussato alla porta” di Bertinotti e Casini.
“E’ una cosa molto grave. Sono affermazioni che riguardano l’onorabilita’ mia e del partito che rappresento che non consento a nessuno di fare -ha spiegato Boselli-. Il fatto che Veltroni l’abbia detto a 48 ore dal voto conferma che il suo obiettivo e’ delegittimare la battaglia politica che il Ps sta facendo”.
Il segretario socialista aggiunge: “Veltroni ha calcolato che io non potevo replicare, perche’ ho esaurito i miei spazi televisivi, ed e’ preoccupato perche’ la nostra rimonta e’ spettacolare. Per questo ha deciso di sferrare un colpo a freddo al Ps”.
Boselli chiama in causa Casini e Bertinotti: “Invito, prego, Casini e Bertinotti di dire la verita’, quello che sanno: non c’e’ mai stata da parte mia alcuna richiesta di fare un accordo”.

Produttività, Italia “maglia nera”

Arranca la produttività dell’Italia, che deve incassare così la bocciatura dell’Ocse. L’allarme lanciato dall’organizzazione parigina è pubblicato nel Factbook 2008, con i dati relativi ai 30 Paesi membri e un focus su G7 e Unione Europea. Il quadro che ne esce ci colloca come fanalino di coda, sotto la media dei paesi Ocse, Ue e dei 7 ‘grandi’, sorpassati da diversi Stati dell’Est europeo e dalla Grecia. Una performance paragonabile a quella del Messico. La media matematica del periodo fa segnare infatti uno scarso +0,2%. Un picco negativo si è registrato nel 2003, con una flessione dell’1,2%, seguita da un’inversione l’anno successivo che ha portato il rialzo a un contenuto +0,7%, mentre nel 2005 la crescita della produttività si è fermata allo 0,4%. Il 2006 ha fatto segnare una ripresa, con un rialzo dell’1%. Ma il risultato resta al di sotto di quello della media dei Paesi del G7, che segna un aumento dell’1,3%, dell’Ocse, pari all’1,4%, e dell’Ue a 15, che è all’1,7%.

Di Pietro ( Italia dei Valori ): Orgoglioso di fare paura

 “La situazione è delicata e vi invito alla mobilitazione. Da una parte c’è Berlusconi che ha detto che non potrà mai accettare l’idea stessa che Di Pietro possa andare a fare il Ministro della Giustizia, perché lui ha paura di Di Pietro.
Ora, io non uso i fucili, come fa il suo amico Bossi o Lombardo, che pure vuole usare i fucili. Io uso il codice e userò sempre il codice, perché le leggi vanno rispettate, e questo fa paura a Berlusconi. Però, se non ci mobilitiamo, lui vince e, se vince, torna quella politica d’interessi personali, di conflitti d’interessi, del più forte, del più furbo, del menefreghista di diritti e delle aspettative degli altri. È un’Italia antidemocratica quella che farebbe venire.

Fini: Agevolazioni a famiglie monoreddito e intransigenza sul tema droga

 “La prima cosa che faremo, una volta insediate al governo, sarà ridurre il carico fiscale partendo dalle famiglie monoreddito. Non ha senso tassare gli 800-1.000 euro al mese se quello è l’unico stipendio che arriva a casa. La colpa è di una politica che promette e non mantiene e che spesso non conosce i problemi reali del cittadino”. Lo ha dichiarato Gianfranco Fini, presidente di An, nel corso di un comizio organizzato nel IV Municipio di Roma, a largo Fratelli Lumiere, alla presenza del candidato sindaco del Pdl, Gianni Alemanno.

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