Manovra, Formigoni: governo non penalizzi virtuosi

di isayblog4 15 views0

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Rischio di perdere 1,25 miliardi di euro di capacità di spesa. No alla soppressione dei comuni, si all’accorpamento funzioni
La Lombardia, se la manovra finanziaria non dovesse subire modifiche, perderebbe 550 milioni di euro come possibilità di spesa che, sommati ai 700 della manovra precedente, diventano 1,25 miliardi in meno rispetto al 2010. Numeri che fanno impressione e che il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ha presentato questo pomeriggio in una conferenza stampa.

TAGLI INSOSTENIBILI
“Prima della manovra del 2010 – ha spiegato Formigoni – il bilancio di Regione Lombardia, al netto della Sanità, ammontava a 4 miliardi e 550 milioni. Nel 2012, se
andasse in porto anche la manovra dell’agosto di quest’anno – dopo quelle già approvate del luglio 2010 e luglio 2011 – avremmo una capacità di spesa che si attesterà su 3 miliardi e 300 milioni di euro, con una riduzione dunque di 1 miliardo e 250 milioni.
A seguito della riduzione del 2011 sul 2012 siamo stati costretti a fare diversi interventi: abbiamo ritoccato le tariffe del Trasporto pubblico locale, ridotti i contributi per le aziende, ma unica regione in Italia, abbiamo mantenuto inalterati gli interventi sul sociale anzi, con triplo salto mortale, siamo riusciti ad aumentarli investendo in assistenzadomiciliare, e diminuito il contributo alle famiglie e alla cultura”.
“Se le manovre rimarranno inalterate – chiosa Formigoni – le cose diventeranno straordinariamente difficili. Anche perché bisogna tener conto che questo bilancio considera gli impegni assunti negli anni precedenti, (fatti sulla base delle previsioni di entrata), avviando la realizzazione di infrastrutture (strade, autostrade, ferrovie, ospedali, scuole e altro) o compartecipando alla realizzazione”.
Gli impegni assunti costituiscono un obbligo e infatti nel bilancio vanno sotto il nome di “spese obbligatorie”. Se la manovra dovesse rimanere inalterata saranno quindi praticamente azzerate queste spese e “non avremmo nessuna libertà di bilancio e dovremmo ridurre praticamente a zero gli interventi per le imprese, il sociale, la famiglia la cultura, e forse potrebbe esserci anche una stretta sui trasporti.
NO AI TAGLI LINEARI, PENALIZZANO I VIRTUOSI
“Se questo è il quadro complessivo – osserva ancora Formigoni – devo dire che c’è particolare cattiveria nei confronti di Regione Lombardia, come sempre dovuta al fatto che stiamo parlando di tagli lineari, uguali per tutti. Non c’è nessuna ingiustizia nel trattare tutti allo stesso modo, i virtuosi e i non virtuosi. Ma la massima ingiustizia sta nel non tener conto dei vizi dei virtuosi e delle virtù dei virtuosi.
I virtuosi sono quelli che hanno ridotto al minimo le spese di funzionamento, vale a dire i costi della struttura che in Regione Lombardia pesa per il 9% sul nostro bilancio, mentre il 91% delle risorse serve per finanziare politiche attive. Questo vuol dire che i tagli vanno a scaricarsi integralmente sulle politiche attive, perchè non abbiamo più sprechi da eliminare, spese discrezionali da comprimere, già eliminate negli anni scorsi”.
“Questo significa – sintetizza Formigoni – che i tagli si trasformano in tagli ai servizi per cittadini e imprese nei settori socialmente più sensibili”. Verrebbero meno anche le spese per gli investimenti, “chi non investe si consegna alla morte, ecco perché ho insistito affinchè la manovra contenga politica di sprone all’economia, il Paese deve crescere, non possiamo limitarci a ridurre a zero il nostro debito”.
LA LOMBARDIA COSTA SOLO 44 EURO AI CITTADINI,
LO STATO 165

Nel suo intervento il presidente ha illustrato come la Lombardia costi ai propri cittadini notevolmente meno di tutte le altre regioni e dello stesso Stato. “Alcune ministeri – ha fatto notare Formigoni – hanno spese improduttive del 22/25%, cioè mentre noi chiediamo a ciascuno dei nostri cittadini 44 euro pro capite all’anno per spese di struttura, le altre Regioni ne chiedono – in media – 91, lo Stato addirittura 165 procapite. Qui c’è molto da tagliare”. Dai dati diffusi oggi emerge che Emilia Romagna, Lazio e Liguria chiedono dai 73 ai 76 euro.
DA UGUALI TAGLI ALLO STATO RISPARMI DI 7 MILIARDI ANNO.
SCOMMETTERE SU VENDITE E PRIVATIZZAZIONI

Formigoni ha calcolato che gli italiani, se la burocrazia statale avesse costi pari a quelli lombardi, risparmierebbero più di 7 miliardi di euro all’anno.
“Torno a dire – ha proseguito Formigoni – è lo Stato che deve dimagrire prima di mettere le mani nelle tasche degli italiani, deve costare di meno, deve vendere, dismettere e privatizzare. Ho indicato aziende come la Rai (5 miliardi di euro di valutazione), è sufficiente un canale tv e un canale radio e le Poste (valutazione 7 miliardi di euro)”.
Indagini di questi giorni dicono che dalla vendita del patrimonio immobiliare dello Stato si potrebbero ricavare centinaia di migliaia di euro, evitando in questo modo di
gravare pesantemente sui cittadini. Formigoni ha detto anche di essere in costante contatto con gli altri presidenti di Regione e i vertici dell’Anci per apportare proposte correttive alla manovra. Obiettivo: “Ridurre i tagli imposti a Regioni e Comuni partendo dai tagli ai virtuosi, a cui hanno già chiesto tantissimo”.
COMUNI, NIENTE SOPPRESSIONI, MA ACCORPAMENTI
Formigoni ha anche spiegato cosa aveva proposto per Comuni e Province prima che fosse presentata la manovra, vale a dire “rendere obbligatorio l’accorpamento di funzioni di Comuni con meno di 5.000 abitanti e non la loro abolizione”. Il presidente della Lombardia lunedì prossimo sarà a fianco dei sindaci che manifesteranno contro la manovra “per esprimere sostegno e ascoltare le loro proposte. I sindaci sono d’accordo con la mia proposta. Questa è la strada per risparmiare, semplificare ed efficientizzare”.
PROVINCE, VANNO ABOLITE. FUTURO SONO CITTÀ METROPOLITANE
“Se si deve semplificare vanno eliminate, andando verso le città metropolitane, dove sono previste. Anche le Regioni vanno accorpate fra loro, in Italia ce ne sono troppe, troppo piccole e che non competono più”.
REVISIONE DEL PATTO DI STABILITÀ
Formigoni ha anche ricordato di aver chiesto al Governo di rivedere il patto di stabilità “perché i virtuosi hanno in cassa fondi che non possono essere spesi e in Lombardia sono 4,5 miliardi di euro”. Queste sono le mie proposte perché non possiamo aumentare le tasse e non possiamo perché è stata tolta l’autonomia fiscale delle Regioni.
L’EXPO
Formigoni ha anche parlato di Expo spiegando che dal dal 2008 e fino al 2015, Regione Lombardia “ha postato dei fondi su Expo”. Questo significa che “abbiamo preso così sul serio la manifestazione da prevedere di spendere le cifre che abbiamo messo in sicurezza. Expo è investimento straordinario, utile e positivo. Bisogna guardarlo con gli occhi di chi sa di avere fra le mani un’occasione molto importante che, se fatta bene, permetterà grandi rientri”. Vanno però trasmesse certezze, “chiedendo una mano anche ai privati”.

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