Berlusconi a Bossi: ”L’Italia c’è e ci sarà sempre”

di isayblog4 13 views0

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Silvio Berlusconi, commentando le dichiarazioni di Bossi: “Mi spiace, questa volta, di non essere d’accordo con il mio amico Umberto Bossi. Sono profondamente convinto che l’Italia c’è e ci sarà sempre. Celebriamo i 150 anni di unità di un Paese che ha sempre saputo reagire con grande orgoglio alle difficoltà che la storia gli ha posto innanzi, un Paese che è unito, con un Nord e con un Sud che sono partecipi di una comune storia e di un comune destino”.

Il ministro della Semplificazione normativa, Roberto Calderoli sulle pensioni: “Le norme relative alla previdenza contenute nel decreto legge 138 sono idonee e non suscettibili di modifica vista l’intesa raggiunta a riguardo tra l’on.Umberto Bossi e l’on. Silvio Berlusconi. La segreteria politica della Lega Nord, presieduta dal segretario federale, on. Umberto Bossi, riunitasi nella sede di via Bellerio, ha deliberato i seguenti correttivi che la Lega Nord intende presentare come proposte per la manovra”.
La nota di Calderoli sintetizza in tre punti le ‘decisioni’ della Lega: “1) Le norme relative alla previdenza contenute nel decreto legge 138 sono idonee e non suscettibili di modifica vista l’intesa raggiunta a riguardo tra l’on.Umberto Bossi e l’on. Silvio Berlusconi; 2) L’assoluta necessità di un ridimensionamento dell’intervento sulle autonomie locali; 3) Una proposta incisiva ed equa per sconfiggere la grande evasione fiscale e conseguentemente reperire risorse per lo sviluppo del Paese”.
Da precisare che il decreto legge n. 138/2011 al quale si riferisce Calderoli, varato dal governo, e oggi all’esame del Senato, in materia di pensione prevede lo slittamento di un anno delle pensioni degli insegnanti che matureranno il diritto pensionistico dal 1° gennaio 2012 e l’anticipazione all’anno 2016 dell’aumento graduale dell’età delle lavoratrici del settore privato quale requisito anagrafico per il diritto alla pensione di vecchiaia. In assenza di modifiche legislative, la decorrenza del pensionamento di anzianità con il requisito di 40 anni di contribuzione risulta fissata aggiungendo al periodo di 12 mesi l’ulteriore periodo di 3 mesi, previsto nella precedente manovra per l’anno 2014.
Il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi: “Un ulteriore ipotetico passo sulle pensioni deve tenere conto che la sostenibilità sociale: è fondamentale perché dietro le norme c’è la carne, ci sono le persone. Il sistema pensionistico italiano nel medio-lungo periodo è il più sostenibile d’Europa. Il problema può esserci nel breve termine, dove però c’è anche un problema di sostenibilità sociale. Se ne deve parlare con il sindacato riformista qualora si ponesse l’esigenza di anticipare alcune delle misure previdenziali”
Il consigliere delegato di Intesa Sanpaolo, Corrado Passera, nell’ambito del del Meeting di Rimini: “La manovra deve essere fortemente migliorata. Occorre innanzitutto porci un obiettivo più ampio di quanto ci si è posti. Di fatto questa manovra si pone come unico obiettivo quello di ridurre il deficit entro due anni e questo è giusto, è un obiettivo importante. Ma noi dobbiamo porci obiettivi molto più ambiziosi, anche di affrontare il debito, non solo il deficit, ma soprattutto rimettere in moto l’economia. Dobbiamo costruire il futuro, investire perché le imprese siano più competitive e il sistema Paese funzioni di più”.
“Più sviluppo, è questo il tema, e più coraggio nell’affrontare il tema del debito – conclude Passera – Si possono chiedere sacrifici al Paese solo se si incide di più nella lotta all’evasione fiscale. Dobbiamo lavorare sull’evasione fiscale, sapendo che le persone e imprese oneste si sentono letteralmente strangolate. Questo forse può non bastare e forse saranno necessari sacrifici straordinari, una tantum, ma sono accettabili se vengono inquadrati in un progetto, in una prospettiva di sviluppo”.
Passera prosegue: ”È necessaria una revisione rigorosa di tutte le spese e tra queste certamente i costi diretti e indiretti della politica e una riforma fiscale a favore di lavoro, impresa e crescita. La crisi viene dall’estero, fortunatamente avevamo messo da parte risorse e questo ci garantisce solidità, affidabilità, disponibilità a impegnarci”.

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