Formigoni: vicini ai magistrati uccisi

di isayblog4 23 views0

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“Tribunale di Milano avamposto di contrasto al terrorismo”

“Il ricordo dei servitori dello Stato vittime del terrorismo ci sprona a reagire contro tutte le organizzazioni criminali che minano la sicurezza della nazione e ci invita a riflettere sul significato profondo del sacrificio di tanti e su come questo possa rivelarsi uno straordinario strumento di riscatto per l’intera nostra comunità. È un riscatto che si concretizza innanzitutto in un abbraccio totale verso quei valori, come il rispetto della legalità e del prossimo, che sono il fondamento della nostra civiltà”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, intervenendo oggi, nell’atrio del tribunale di Milano, per celebrare la quarta Giornata della memoria delle vittime del terrorismo e unendosi “al messaggio del presidente Napolitano, che ha voluto dedicare questa giornata ai 10 magistrati che sono caduti per mano delle Brigate Rosse e di altre formazioni terroristiche”. Accanto a lui, tra gli altri, il presidente del Tribunale Livia Pomodoro.

”Regione Lombardia – ha detto il presidente davanti alla stele commemorativa al tribunale – è vicina ai magistrati vittime del terrorismo caduti, per difendere la legalità democratica, per mano delle Brigate Rosse e di altre formazioni terroristiche. Il mio pensiero è rivolto in particolare ai due magistrati uccisi a
Milano da Prima Linea, Guidi Galli ed Emilio Alessandrini, a cui è dedicata la stele presente nel tribunale. Il loro ricordo si unisce certamente a quello di Giorgio Ambrosoli. Grazie a questa Giornata è possibile ricordare il grande ruolo che i servitori dell’Italia svolgono quotidianamente sul nostro territorio e in tutto il nostro Paese, un compito delicato e fondamentale per il quale molti hanno versato un tributo di
sangue che non deve mai essere dimenticato”.

”Questa stele – ha proseguito Formigoni al tribunale di Milano – testimonia in maniera imperitura il tributo di sangue offerto da valorosi magistrati che, con il loro determinato impegno, contribuirono a rendere questo tribunale uno dei principali avamposti di contrasto al fenomeno terrorista. Il comune e condiviso ricordo delle vittime è la base su cui è stato possibile costruire una convivenza che nel tempo ha emarginato il fenomeno terrorista fino a renderlo, via via, più limitato”. I più recenti omicidi di D’Antona e Biagi – ha ricordato il presidente – ci ricordano tuttavia che dobbiamo continuare a essere vigilanti e attivi, per difendere la democrazia”.

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