Intervista su “Il Giorno” a Colombo Clerici, presidente di Assoedilizia

di isayblog4 13 views0

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Intervista su “Il Giorno” a Colombo Clerici, presidente di Assoedilizia

L’ immobiliarista Achille Colombo Clerici: ‘‘I palazzinari romani non abitano qui da noi. Solo 80mila condoni, e per piccolissimi lavori a Milano, lottizzazioni abusive e case fantasma non abitano qui”. Ne è convinto l’ avvocato Achille Colombo Clerici, presidente di Assoedilizia, che a controprova di ciò snocciola i dati del condono edilizio numero uno, datato 1985: ”In tutto le domande di sanatoria non superarono le ottantamila, benchè si venisse a regolarizzare tutto quello che era stato edificato dal dopoguerra. I condoni successivi produssero ancor meno e sono convinto che se domani si aprisse l’ ennesima sanatoria l’ esito sarebbe insignificante”.

Milano città modello?
”Da questo punto di vista sì. Direi che la legalità in campo edilizio è nel dna dei milanesi, fin dal secolo scorso. Nulla a che vedere, comunque, con Roma e altre città del sud”.

Cioè?
”A Roma si calcola che l’ edilizia abusiva abbia coperto 8.500 ettari di territorio, che equivale ai due terzi dell’ intera superficie edificata di Milano. Lascio a lei ogni commento”

E nell’ hinterland?
”Ci sono 106 comuni e non posso dire se in tutti la legalità sia tenuta nella stessa considerazione; ma direi di sì. Guardando le carte dei precedenti condoni non si trova nulla che vada oltre i cosiddetti casi di necessità: una veranda chiusa, un terrazzo utilizzato per ampliare una casa, qualche lavoro interno non denunciato. Nulla di più Ma temo gli effetti del nuovo Pgt. Va bene la flessibilità delle regole, ma può favorire l’ urbanistica finanziaria a dispetto di quella economica”.

E le famose mansarde?
”Tutte regolari. I controlli sono capillari e rigorosi, quindi nessuno si prende il rischio di lavori invasivi senza regolari permessi

Si parla di sanatoria per gli immobili non accatastati.
La situazione?

”Il mancato accatastamento è quasi sempre legato a un abuso edilizio importante, quindi direi che anche questo fenomeno è inesistente o trascurabile a Milano”.

Qualcuno si lamenta dei tempi di concessione. Concorda?
”No, qui da noi la burocrazia comunale è veloce e flessibile. Poi Milano ha pochissime aree vincolate per motivi paesaggistici o storici, dunque gli interventi edilizi non trovano grandissimi ostacoli. Con il nuovo Pgt poi…”

Col nuovo Pgt?
”I tre criteri guida, cioè l’ indifferenza della destinazione d’ uso, la perequazione volumetrica e la negoziazione con l’ amministrazione rischiano di aprire eccessivamente le maglie, favorendo l’ urbanistica finanziaria a discapito di quella economica, il che ci preoccupa”.

Cosa intende?
”Temo un eccesso di investimenti nelle costruzioni, anche in assenza di una domanda reale. Il risultato sarebbe una caduta dei valori e un eccessivo sfruttamento del territorio”.

Massimo Degli Esposti
(Comunicato Assoedilizia)

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