Mediazione civile: la grande novità per gli italiani

di isayblog4 32 views0

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Mediazione civile: la grande novità per gli italiani. Un centinaio di conciliatori specializzati in mediazione civile e commerciale provenienti dalla provincia Pugliese il giorno 25 e 26 febbraio si sono incontrati presso l’ Hotel Presidente di Lecce – alcuni, per ricevere l’ attestato di qualificazione di superamento del corso, che consente l’ iscrizione ad un organismo di conciliazione iscritto nel Registro tenuto presso il Ministero della Giustizia – ma, tutti per fare il punto, assieme al presidente dell’ Organismo Internazionale di Conciliazione & Arbitrato dell’A.N.P.A.R. – dott. Giovanni Pecoraro – sulle ultime modifiche apportate al Decreto Legislativo approvato dal Governo il 19 febbraio ed in fase di pubblicazione sulla G.U. per diventare definitivamente legge dello Stato in materia di mediazione civile e commerciale.

All’ incontro, fortemente voluto dalla delegata regionale Pugliese Avv. Rosanna Cafaro coadiuvata dalla delegata provinciale Leccese Avv. Rita Ruggeri e dalla delegata del comune di Lecce Dott.ssa Elisabetta Olivari, si è discusso in particolare delle nuove modifiche che rafforzano e potenziano l’ avvocato conciliatore specializzato.

Il decreto legislativo, approvato il 19 febbraio 2010, dal consiglio dei ministri, che riforma la disciplina della mediazione finalizzata alla conciliazione di tutte le controversie in materia civile e commerciale – ha detto Pecoraro – ha trovato, da sondaggi effettuati su un campione di centomila tra professionisti e cittadini, tutti d’ accordo.

I motivi di preoccupazione, invece, sono altri, per esempio ci si aspettava, che il legislatore facesse in modo che l’ estensione dell’ obbligatorietà avvenisse non solo per alcune materie ma, per tutte le materie relative alla tutela dei diritti disponibili delle persone e che l’ entrata del decreto avvenisse da subito senza la ulteriore attesa di 12 mesi di transitorietà. Organismi di conciliazione – dice ancora Pecoraro – già pronti ad affrontare la riforma con conciliatori altamente professionalizzati attendono il taglio del nastro della conciliazione.

“Infatti ad oggi sono oltre sessanta gli organismi pubblici e privati di conciliazione iscritti nel Registro presso il Ministero della Giustizia, che possono avviare procedure conciliative. Tra questi organismi di conciliazione oltre a quelli forensi, del notariato, dei commercialisti, delle camere di commercio vi sono organismi privati come l’ A.N.P.A.R , che hanno come unico obiettivo quella di deflazionare i processi in arrivo e quelli pendenti, dunque maggiore competitività del Paese, lavoro per giovani e neolaureati e meno “ansie” per gli avvocati già conciliatori specializzati per anzianità”.

Nessuna perdita di tempo e nessuna conservazione di privilegi per pochi a danno di tanti – continua Pecoraro – l’ obbligatorietà e l’ impegno dello Stato attraverso esenzioni e sanzioni non concede scampo a chi ha in animo di far fallire il tentativo di conciliazione, il procrastinare di quattro mesi, l’ inizio dell’azione ordinaria, rapportata alla attuale lentezza dei processi (8 anni e più) è un un’ inerzia altro che “scelta sbagliata” . Ci sono voluti undici anni per partorire questa legge e c’ è ancora chi dice che vuole tempo o che non è deflattiva. Chi dice male di questa legge evidenzia un fatto solo: “indirizzare interessi particolari in una parte non buona del Paese”.

A chiusura del convegno si è aperto un dibattito molto interessante, moderato dall’ Avv. Cafaro, su come cominciare ad operare sul territorio, a chiusura del quale il presidente dell’ Associazione Nazionale per l’ Arbitrato e la Conciliazione (A.N.P.A.R. ), il dott. Giovanni Pecoraro, ha assicurato i convenuti che a breve su tutto il territorio Pugliese saranno istituiti altri “uffici di conciliazione di prossimità”, come voluto dal legislatore e camere arbitrali che si affiancheranno a quelli già esistenti su tutto il territorio Nazionale, per dare risposte concrete e risollevare una giustizia in agonia da tempo.

Ufficio stampa giornalista
A. Bove

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