Sentenza della Corte dei Diritti dell’ Uomo di Strasburgo sul Crocefisso nelle scuole

 Dichiarazione di Achille Colombo Clerici, vice presidente UCID – Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti Milano:

“Questa Europa dominata da una burocrazia laicista e prevenuta nei confronti delle confessioni e delle fedi religiose, dopo la pretermissione della nominatio Dei e la mancata menzione delle radici giudaico – cristiane nel Preambolo della Costituzione dell’ Unione, è stata capace di equiparare le confessioni religiose alle cosiddette organizzazioni filosofiche.

Questa visione, negatrice della componente della spiritualità religiosa nella determinazione della storia dei popoli, ispira chiaramente la decisione della Corte Europea dei diritti dell’ uomo di Strasburgo, che si è pronunciata sulla ammissibilità del Crocefisso nella aule scolastiche italiane.

Il presidente della Repubblica all’ Europarlamento: “Più disponibilità alla ricerca paziente del rispetto reciproco”

 “Il Parlamento europeo non deve essere la cassa di risonanza di conflitti e polemiche dei singoli Paesi e dei singoli Parlamenti”. È il monito lanciato dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che oggi ha incontrato al Quirinale i parlamentari italiani eletti a Strasburgo. Erano presenti anche il ministro per le Politiche europee Andrea Ronchi e il commissario Antonio Tajani.

Il capo dello Stato ha sottolineato poi che il parlamento di Strasburgo “non può essere un’ istanza di appello nei confronti di decisioni dei parlamenti e dei governi nazionali. Vi sono sedi appropriate in cui possono essere contestate violazioni delle norme dei Trattati, la Corte di Giustizia di Lussemburgo, violazioni dei diritti umani, la Corte di Strasburgo, rischi di violazioni dei valori dell’ Unione, il Consiglio europeo”.

Poi Napolitano ha parlato anche dell’ esigenza “che l’ Unione europea faccia decisi passi avanti sulla via dell’ integrazione e rafforzi la sua capacità d’ azione comune”. Il diritto d’ asilo è inalienabile e va garantito.

L’Europarlamento boccia le impronte per i rom: “E’ discriminatoria”

Il Parlamento europeo, riunito in seduta plenaria a Strasburgo, ha approvato la risoluzione presentata dai gruppi del centrosinistra e liberaldemocratici che boccia le misure di emergenza nei campi nomadi italiani proposte dal ministro Maroni (compresa quella relativa alle impronte digitali dei minori), con 336 voti a favore, 220 contrari e 77 astenuti.
Una richiesta di rinvio del voto, presentata dal Ppe, era stata precedentemente respinta dalla maggioranza dell’Aula.