Fuochi d’artificio alla Festa Democratica di Firenze. Sul palco della Sala dibattiti Giorgio La Pira salgono due ministri ombra del PD, Pier Luigi Bersani e Sergio Chiamparino, e tre ministri del governo Berlusconi, Umberto Bossi, Giulio Tremonti e Roberto Calderoli. Il tema del giorno non poteva che essere quello del federalismo fiscale. Ma il confronto non si è fermato a questo. Si è parlato di economia, di politiche sociale, di fisco, di evasione fiscale. Non sono mancati i momenti di duro scontro, ma nel complesso è stata un’utilissima occasione di confronto tra il Partito Democratico e alcuni dei più autorevoli esponenti dell’esecutivo.
Roberto Calderoli
Calderoli: ecco come funzionerà il federalismo fsicale
Il ministro per la Semplificazione normativa, Roberto Calderoli, spiega come saranno le tasse con il federalismo fiscale: “Il mio modello – illustra intervistato da Libero – prevede, per esempio, che i Comuni oltre una certa dimensione potranno gestire i tributi stabiliti dallo Stato o dalle Regioni con una flessibilità che va da zero a 100: quel Comune potrà decidere se e come metterlo. Chi vive ad Avellino potrà confrontare cosa fa il Comune di Nembro (provincia di Bergamo) e vedere se paga di più o di meno e che servizi riceve in cambio”. L’esponente del Carroccio nega che si crei una concorrenza tra enti locali: “Preferisco parlare di confronto: il Comune avrà diritto di decidere deduzioni, detrazioni ed esenzioni. Per esempio potra’ scegliere se mettere una tassa sul turismo. O decidere di esentare gli alberghi per promuovere il settore”. Nuove tasse? No, secondo Calderoli: “Io penso a cose nuove. Se abbiamo 10 tasse vorrei raggrupparle facendone una sola.
Federalismo, Bossi minaccia: fare presto o dovremo pensare a soluzioni molto più sbrigative
Malgrado il prossimo Consiglio dei ministri sia fissato per il 28 agosto, la Lega spinge perchè entro i primi quindici giorni di settembre il Consiglio dei ministri dia via libera al disegno di legge sul federalismo da discutere in Parlamento e definisca nel dettaglio le norme che riguarderanno in particolare il sistema fiscale del nuovo assetto dei rapporti tra Stato, Comuni, Regioni e Province.
Di tutto questo hanno discusso ieri sera a Lorenzago in una cena di lavoro Umberto Bossi, Roberto Calderoli e Giulio Tremonti. Un primo accordo tra i tre ministri è ritenuto il primo passo decisivo per il varo della riforma che è da anni il cavallo di battaglia del Carroccio.
‘Speriamo che questa sia la volta buona, altrimenti dovremo pensare ad altre soluzioni molto più sbrigative. La volontà popolare di conquistare la libertà può avvenire anche attraverso i mezzi che sa usare il popolo’, ha detto in modo sibillino Bossi, facendo intendere che la Lega potrebbe perdere la pazienza se non riceverà particolari rassicurazioni dai suoi alleati.
Calderoli: Sulla casa una sola tassa invece di dodici
“Tutta questa polemica sull’Ici è la classica chiacchiera agostana”. Parlando attraverso le colonne de La Padania e de Il Tempo, il ministro per la Semplificazione legislativa, Roberto Calderoli chiarisce la posizione della Lega Nord a proposito della reintroduzione dell’Ici di cui ha parlato il collega ministro delle Riforme e segretario federale, Umberto Bossi. “Questa tassa va rivista – spiega il coordinatore delle segreterie nazionali del Carroccio – verrà calata in quello che è il federalismo fiscale. La proposta che porterò, infatti, non sarà una semplice reintroduzione dell’Ici, ma prevederà la soppressione delle oltre dieci tasse relative alla casa e la loro sostituzione con un tributo unico, proprio a vantaggio dei Comuni”.
Calderoli: Sulle riforme è il momento di agire
“E’ veramente stucchevole e inutile questo dibattito sul dialogo sì o sul dialogo no sulle riforme: il dialogo non è un qualcosa che si dice o che si dichiara, ma
Calderoli: tagliate 7000 leggi in due mesi
Roberto Calderoli, Ministro per la Semplificazione Normativa, traccia un bilancio positivo, dei suoi primi due mesi di lavoro. “In questi primi due mesi di lavoro abbiamo già ottenuto un primo