Udc: con Consiglio nazionale, via alla costituente di Centro

“Oggi diamo vita alla costituente di Centro che possa intercettare i tanti che abbiamo incontrato in campagna elettorale e nell’obiettivo di un rinnovamento della politica, dando vita a qualcosa di importante che si colleghi alla grande tradizione del popolarismo europeo”.
Pier Ferdinando Casini, arriva alla riunione del Consiglio nazionale del suo partito e spiega il significato della riunione, la prima del suo partito, dopo il risultato delle elezioni politiche.
Secondo il leader dell’Udc, sullo scenario politico non ci devono essere infatti “solo due contendenti. Non si possono scippare – spiega – i cittadini del diritto di esprimere la politica”.
Casini dice quindi ‘no’ all’idea di togliere le preferenze anche nelle prossime elezioni europee: “Se Berlusconi e Veltroni dovessero togliere le preferenze e quindi il libero voto – dice – sarebbe un fatto fortemente negativo”.
“L’attuale tendenza al bipartitismo – dice – è tutt’altro che scontata, mentre il Pdl non chiarisce il suo percorso e vediamo molti movimenti anche nel Pd. Intendiamo quindi intercettare le novità e le insoddisfazioni con la nostra presenza nel Parlamento e nel Paese”.

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Berlusconi e Veltroni si incontrano a Palazzo Chigi

Parte il dialogo con il Governo. Un incontro a Palazzo Chigi tra Silvio Berlusconi e Walter Veltroni di circa quaranta minuti centrato sulle riforme istituzionali. “Lo considero un fatto del tutto nuovo, da valutare positivamente perché credo non si possa auspicare un clima di conflitto sui temi istituzionali, il Paese non può permetterselo. In una democrazia matura non si confondono i ruoli, è normale che ci sia convergenza sulle regole del gioco ma nessuna melassa sul piano programmatico”. Non ha rinunciato a una battuta: “ho visto pubblicare sui giornali con una sorpresa la foto di una stretta di mano tra il presidente del consiglio e il leader dell’opposizione. Dovrebbe essere normale”.