Il testo del decreto Gelmini sulla scuola domani sarà approvato, in via definitiva, dal Senato nella versione che ha ottenuto il via libera alla Camera, lo hanno garantito ieri i capigruppo del Pdl di Montecitorio e Palazzo Madama, Fabrizio Cicchitto e Maurizio Gasparri.
Proprio sul decreto ieri è intervenuto il settimanale cattolico “Famiglia cristiana” che nel prossimo editoriale chiede di ritirare, o sospendere, il provvedimento «per il bene della scuola e del Paese».
“Non chiamiamo riforma un semplice taglio di spesa” è il titolo dell’editoriale di “Famiglia cristiana” che non fa sconti: «Studenti e professori hanno seri motivi per protestare. E non per il voto in condotta o il grembiulino (che possono anche andar bene), ma per i tagli indiscriminati».
riforma scuola
Bocchino (PdL): Sulla scuola è necessario stemperare il clima
“Noi vogliamo essere il governo della legalità. Non è possibile e non sarà tollerato chi supererà il confine tra l’espressione a manifestare il proprio dissenso e la violazione delle leggi e il tentativo di imporsi sulla maggioranza di studenti che vogliono seguire le lezioni”. Così il presidente vicario del Pdl alla Camera, Italo Bocchino, commenta l’annuncio del premier Berlusconi di voler garantire il diritto allo studio degli studenti evitando il protrarsi di occupazioni nelle scuole e nelle Università.
“Tutti dobbiamo lavorare – spiega Bocchino – a stemperare il clima, ma il diritto di occupare scuole e università non c’è per nessuno. Il nostro obiettivo è quello di difendere la legalità e la democrazia dai facinorosi”.
Il ministro Giorgia Meloni si dice convinta che “non ci sarà bisogno” di un intervento delle forze dell’ordine “perché la protesta non diventerà così violenta da necessitare il loro intervento”.
Veltroni a RepubblicaTV interviene su alleanze, scuola e economia
Dalla scuola all’economia, dalla fine dell’alleanza con Di Pietro alla manifestazione del 25 ottobre. Walter Veltroni al forum di Repubblica tv parla a tutto campo e affronta i temi caldi che attraversano tutta l’attualità politica.
Di Pietro. Secondo il leader del PD la rottura tra il Partito Democratico e Italia dei Valori è stata causata da Antonio Di Pietro.”Domenica ho detto una cosa che avevo già detto una ventina di volte – ha spiegato Veltroni – un giornalista mi ha fatto notare che però era domenica ed ha avuto risalto perché il lunedì i giornali non sanno che fare. La cosa che mi colpisce è l’idea che sia stata presentata come una rottura del Pd nei confronti dell’Idv. Questo è quanto di più clamoroso e acrobatico”. “Di Pietro – ha proseguito – da mesi ha un atteggiamento di attacco permanente nei nostri confronti. Spero che ritorni ad avere le posizioni che aveva quando ha sottoscritto il programma con noi. Da lì si può partire, dalle posizioni espresse prima del voto”.
Berlusconi: I problemi non si risolvono scendendo in piazza
“I problemi non si risolvono scendendo in piazza”. Lo ha affermato Silvio Berlusconi dal palco dell’assemblea dell’Unione industriali di Napoli, tra gli applausi della platea. “L’opposizione che vediamo nelle piazze e’ minore di quello che dicono. E’ fatta di piccolissime cifre. Non lasciatevi ingannare da cio’ che dicono coloro che organizzano le manifestazioni. All’ultima manifestazione organizzata dalla sinistra estrema di Bertinotti e compagni con la bandiera rossa e quel simbolo tragico del terrore e della morte della falce e del martello, erano meno di 20mila! Hanno invece dichiarato di essere in 300mila. Andate a vedere le nostre universita’: sono piene di ragazzi studiosi che vogliono imparare per darsi un avvenire di benessere e di realizzazione completa.
Casini (UDC): Nessuna alleanza col Pd, da Veltroni aspetto novità
L’intervista del ‘Riformista’ al leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini.
«Non è una novità»: il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini commenta così la rottura tra Pd e Di Pietro. Sulle alleanze taglia corto: «Siamo equidistanti dai poli». E a Veltroni dice: «Sulla legge per le europee vedremo se sarà complice di Berlusconi come in campagna elettorale o se cambierà modalità di fare opposizione». Come giudica la rupture tra Veltroni e Di Pietro?
«Non è una novità. Anzi, è un evento consolidato da tempo. Di Pietro si è servito dei voti del Pd per entrare in Parlamento e poi ha fatto il suo gruppo. Quella di Veltroni mi è sembrata più che altro una legittima difesa».
Bocchino (PdL): Sulla scuola le proteste vanno contro la modernizzazione
“Noi abbiamo il dovere di modernizzare l’Italia, il vostro è solo un anacronistico arroccamento culturale”. Così Italo Bocchino, presidente vicario del Pdl alla Camera, rivolgendosi in aula all’opposizione che ha bocciato, nelle sue dichiarazioni di voto, il decreto legge Gelmini sulla riforma della scuola.
“Col maestro prevalente avremo una figura che accompagna il bambino nella crescita – ha spiegato Bocchino -. E il tempo pieno sarà aumentato del 50 per cento, il maestro prevalente libererà gli insegnanti che saranno liberi per il tempo pieno. Perché siete contrari? Spiegatecelo, spiegatelo agli italiani che non vi capiscono”. Bocchino ha poi definito “manifestazioni politiche” le proteste programmate contro la riforma: “Abbiamo il dovere di modernizzare l’Italia, il vostro – ha scandito – è solo arroccamento”.