Prosegue e allo stesso tempo si rinnova e perfeziona l’ azione congiunta Regione – Camere di Commercio a sostegno della competitività delle imprese lombarde. Dopo quattro anni di applicazione dell’ Accordo di programma varato nel 2006, la Giunta della Regione Lombardia, su proposta del presidente Roberto Formigoni, ha approvato il testo di un nuovo Accordo di programma, che sancisce la collaborazione con il Sistema camerale fino al 2015, e il programma d’ azione per il 2010 con il quale vengono messi a disposizione 66 milioni di euro su tre Assi strategici di intervento: competitività delle imprese, attrattività e competitività dei territori, microimprese e artigianato.
riduzione emissioni
Clima, chiude il Vertice Onu. Legambiente: “A Copenaghen persa un’ occasione storica”
“La lotta ai cambiamenti climatici non può tollerare ulteriori ritardi. A Bonn finalmente impegni vincolanti. È stata persa un’ occasione storica”. Così Edoardo Zanchini, responsabile energia e clima di Legambiente, ha commentato l’ esito del vertice Onu sul clima conclusosi a Copenaghen.
“L’ accordo raggiunto non risponde alla crisi climatica che aveva spinto 115 capi di Stato e di Governo a venire a Copenaghen sotto la pressione di una grande mobilitazione di cittadini di tutto il mondo. Non si è arrivati a impegni vincolanti in materia di riduzione delle emissioni di gas serra, di controllo e verifica di tali riduzioni e a scadenze precise per la sottoscrizione di un trattato internazionale. Purtroppo i leader politici non sono stati all’ altezza della sfida, nonostante due anni di trattative, lanciate a Bali a dicembre 2007, e benché negli ultimi giorni fossero stati fatti passi avanti in materia di sostegno finanziario agli interventi di mitigazione e adattamento nei Paesi poveri, sia nel breve che nel medio periodo”.
Infrastrutture. Quarto rapporto di Legambiente “Pendolaria 2009”
Il 67% delle risorse statali va alle strade e in metà delle Regioni neanche lo 0,1% del bilancio ai pendolari. La Campania quella che ha investito di più nel 2009, al Veneto la “maglia nera”. Legambiente: “Invertire la rotta, ora. Spostare gli investimenti dalle strade alle ferrovie per il bene del Paese, dei cittadini e dell’ ambiente: 4 milioni di pendolari su ferro al 2020 per vincere la sfida del clima”
Clima. Barbara Helfferich a Bruxelles: “I piani nazionali di assegnazioni delle emissioni non sono più negoziabili”
I piani nazionali di assegnazioni delle emissioni (Nap) che ogni Stato membro dell’ Ue ha stabilito per il periodo 2008 – 2012, con l’ approvazione della Commissione europea, non sono più negoziabili. Lo ha affermato a Bruxelles Barbara Helfferich, portavoce del commissario europeo all’ Ambiente, Stravos Dimas, rispondendo alle domande dei cronisti sulla lettera che il premier italiano, Silvio Berlusconi, ha scritto al capo dell’ Esecutivo comunitario, Josè Manuel Barroso, lamentando i sovracosti del piano italiano di riduzione delle emissioni, e annunciando l’ apertura di un negoziato con lo stesso Dimas.
I tetti nazionali alle emissioni “sono stati stabiliti, i piani nazionali di assegnazione sono stati adottati con una procedura fissata dalla legislazione europea, e non sono più negoziabili”, ha detto Helfferich. Quanto alla sentenza del Tribunale di primo grado dell’ Ue, che ha annullato le decisioni con cui la Commissione aveva imposto una riduzione dei tetti delle emissioni di Polonia ed Estonia, la portavoce ha ribadito che i servizi di Bruxelles stanno ancora studiando il caso, in vista di un eventuale ricorso in appello.
La sentenza di mercoledì, negando alla Commissione il potere di stabilire dei tetti alle emissioni degli Stati membri, nei casi specifici di Polonia ed Estonia, rischia in effetti di avere conseguenze di principio, se si estendesse il ragionamento a tutti i paesi membri, creando così una situazione di incertezza giuridica alla base dell’ intero sistema europeo di commercio delle emissioni, stabilito nell’ ambito della legislazione per l’ attuazione del Protocollo di Kyoto nell’ Ue.
Berlusconi: Sul clima l’Italia non è isolata. Con noi altri nove Paesi
“La richiesta italiana di avere piu’ tempo per approfondire il tema dei costi per la riduzione dell’anidride carbonica e’ stata condivisa da altri 9 stati. Non c’e’ quindi nessun isolamento dell’Italia in Europa, ma solo la continuazione di un costume deteriore dell’opposizione e cioe’ quello di fare polemiche anche contro il proprio Paese.
Leggo su alcuni quotidiani che l’Italia si troverebbe isolata in Europa per quanto riguarda la vicenda del clima. Non e’ assolutamente vero, l’Italia ha richiesto che i costi della riduzione delle emissioni di anidride carbonica vengano sostenuti in modo eguale da ciascun cittadino europeo.