I Verdi ripartono da Grazia Francescato

 Chianciano Terme, 19 luglio 2008 – Verdi anno zero. Dopo lo tsunami elettorale, il Sole che ride prova a ripartire da Chianciano Terme, con un nuovo vertice e nuova linea politica per un ‘Ritorno al futuro’ (dal nome della mozione vincitrice) che permetta al partito di trovare le ragioni per continuare a vivere e puntare a nuove alleanze all’interno del centrosinistra, a cominciare dal dialogo col Pd.

In un’atmosfera da day after, forse per la prima volta nella loro storia recente i Verdi partecipano a un congresso dall’esito non scontato, con la minaccia della sorpresa dell’ultimo minuto che può riaprire i giochi. Alla fine, i quasi 500 delegati presenti sceglieranno come leader la candidata della maggioranza Grazia Francescato (nella foto), che supera gli outsider Boato e Roggiolani ma non riesce ad andare oltre il 60%. Al di là degli appelli all’unità che si ripetono dal palco, infatti, la fotografia di questo secondo e cruciale giorno di congresso è un’assemblea spaccata, spesso scossa da momenti di tensione e fibrillazioni, con qualche delegato del Nord che già parla di scissione.

Boselli (Ps): garantismo a targhe alterne da parte di Pd e Pdl

 Nuova pesante ingerenza da parte dei giudici nella vita politica. Dopo il caso Mastella e quello Pizza, è stata la volta dell’ex Ministro dell’Ambiente Pecoraro Scanio iscritto nel registro degli indagati della procura di Potenza con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata a compiere reati contro la pubblica amministrazione e corruzione.
L’indagine è nelle mani del pm anglo-napoletano John Henry Woodcock, che più volte ha dato prova di eccessivo protagonismo. Secondo l’ipotesi accusatoria, il ministro, grazie a questi rapporti, e ai favori fatti e ricevuti, avrebbe viaggiato in Italia e all’estero non pagando una lira di tasca sua. Pecoraro ha rinunciato immediatamente all’immunità parlamentare chiedendo che venga fatta immediata chiarezza.
“Un giudice – ha commentato Enrico Boselli – ha fatto condannare, poi abbiamo scoperto senza motivo, Mastella. Ed è stato preso a pretesto per far cadere il Governo. Un altro giudice ha fatto di tutto per far slittare le elezioni, riammettendo la lista della Dc di Pizza. Ed ora un giudice afferma pubblicamente di indagare su Pecoraro Scanio, a meno di 7 giorni dalle elezioni, per dei favori fatti ai privati dal Ministero dell’Ambiente. Non entro nel merito dell’inchiesta, ma se questo giudice avesse fatto l’appello dell’inchiesta il 15 aprile non sarebbe stato più corretto per tutti?”.
“E’ assordante – ha aggiunto Boselli – il silenzio dei due maggiori partiti attorno a Pecoraro Scanio.

Pecoraro Scanio rinuncia all’immunita parlamantare per difendersi dalle accuse di Woodcock

 Alfonso Pecoraro Scanio ha tenuto una conferenza stampa a proposito dell’inchiesta avviata dal magistrato di Potenza Woodcock secondo le quali ci sarebbe stato il sospetto utilizzo gratuito di alberghi di lusso da parte dal ministro dell’Ambiente:

“In tutta la mia vita, in oltre 20 anni di attività politica ed anche di governo, non ho mai avuto problemi con la giustizia. Per questo sono scioccato ed allibito – da un punto di vista umano e politico – ad apprendere solo dai giornali e non da comunicazioni ufficiali, di accuse pesantissime ed infamanti nei miei confronti. Da quello che leggo sui giornali si tratterebbe di una indagine che risalirebbe addirittura al 2005, ben prima quindi del mio arrivo al Ministero dell’Ambiente. Devo prendere atto con stupore che questa indagine – dopo tanti anni – è divenuta di dominio pubblico ad una settimana dal voto, creando un danno gravissimo non solo alla mia persona, ma anche alla mia forza politica durante la campagna elettorale. Di fronte a tutto questo io chiedo una cosa semplice: di conoscere gli addebiti precisi che mi riguarderebbero. E chiedo alla magistratura che faccia emergere con chiarezza la verità in pochi giorni.