Frattini: Permesso solo agli immigrati che sono utili. Bruxelles dà ragione all’Italia

 Intervista del ministro degli Esteri Franco Frattini a “il Giornale” del 20 novembre 2008..

Di ieri l’approvazione dell’Europarlamento a grande maggioranza della «carta blu», l’equivalente della «green card» americana che permette l’ingresso nella Ue a 27 di laureati e specializzati in grado di dare una mano all’economia del vecchio continente senza i limiti di un permesso di soggiorno. “Ma non è che una delle idee che avevo presentato e che, pian piano, vengono ora approvate tanto dai governi che dal Parlamento europeo. Segno che erano ipotesi serie…”, accenna l’ex commissario ora tornato a guidare il nostro ministero degli Esteri.

A ben vedere l’intero patto di Sarkozy sull’immigrazione e l’asilo è basato sulle proposte da lei avanzate a suo tempo quale commissario alla libertà, sicurezza e giustizia…
“Le mie in fondo erano proposte equilibrate. Si trattava di risolvere il problema di non far mancare all’Europa mano d’opera qualificata e di cercare di respingere chi non veniva per lavorare ma per altri motivi. Aprire le porte a chi si vuol rendere utile e chiuderle a chi invece persegue altri obiettivi. Eppure, specie da noi, ricordo in quanti si strappavano i capelli parlando di politica elitaria, di rischi per il voler rubare cervelli ai Paesi meno sviluppati…”.

Frattini: Con Obama alla Casa Bianca non cambierà la politica estera dell’Italia

 “L’Italia è convinta che gli Stati Uniti sono e saranno il suo primo partner internazionale, con il presidente Barack Obama continueremo su una strada di collaborazione, condivisione e certamente di sostegno reciproco nelle grandi regioni di crisi del mondo dove l’Italia è fortemente impegnata. Certamente qualcosa cambierà, ma non saranno cambiamenti epocali nelle grandi linee. L’Italia è stata al fianco degli Stati Uniti nei momenti più difficili, penso alla crisi dell’Iraq, come molti decenni fa gli Stati Uniti furono al fianco dell’Italia per liberarla dal nazifascismo. Queste sono le linee generali di una politica estera che da decenni è e resterà un pilastro per l’Italia. Il neo presidente Obama ama l’Italia, lo ha detto e lo ha ripetuto.