Intervista del ministro degli Esteri Franco Frattini a “il Giornale” del 20 novembre 2008..
Di ieri l’approvazione dell’Europarlamento a grande maggioranza della «carta blu», l’equivalente della «green card» americana che permette l’ingresso nella Ue a 27 di laureati e specializzati in grado di dare una mano all’economia del vecchio continente senza i limiti di un permesso di soggiorno. “Ma non è che una delle idee che avevo presentato e che, pian piano, vengono ora approvate tanto dai governi che dal Parlamento europeo. Segno che erano ipotesi serie…”, accenna l’ex commissario ora tornato a guidare il nostro ministero degli Esteri.
A ben vedere l’intero patto di Sarkozy sull’immigrazione e l’asilo è basato sulle proposte da lei avanzate a suo tempo quale commissario alla libertà, sicurezza e giustizia…
“Le mie in fondo erano proposte equilibrate. Si trattava di risolvere il problema di non far mancare all’Europa mano d’opera qualificata e di cercare di respingere chi non veniva per lavorare ma per altri motivi. Aprire le porte a chi si vuol rendere utile e chiuderle a chi invece persegue altri obiettivi. Eppure, specie da noi, ricordo in quanti si strappavano i capelli parlando di politica elitaria, di rischi per il voler rubare cervelli ai Paesi meno sviluppati…”.