Veltroni: Mi aspetto che Berlusconi, Schifani e Fini condannino Bossi

 Il dito medio alzato da Umberto Bossi contro l’inno nazionale e il duro attacco agli insegnanti del sud mettono in imbarazzo la maggioranza, che oscilla tra il silenzio e parole di indulgenza verso il ministro delle riforme istituzionali.
Una condotta inaccettabile per il segretario del PD, Walter Veltroni: “Mi aspetto una chiarissima, netta e non scherzosa presa di distanze da parte del presidente del Consiglio”. E poi si rivolge ai presidenti delle Camere: “Mi aspetto che i presidenti Fini e Schifani, oggi, aprano le sedute di Camera e Senato con parole di condanna netta sul fatto che un simbolo di unità nazionale come l’inno sia stato fatto oggetto di un gesto simile”.

Giustizia: è ancora scontro tra toghe e Pdl e tra Berlusconi e Veltroni

 “La cloaca del Csm correntizzato, partitizzato e parcellizzato è uno scandalo che offende gli italiani”. Lo dichiara a Radio Radicale il capogruppo del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri e scoppia subito una nuova bagarre sul tema della giustizia.
“Come presidente dei senatori del Pdl – spiega Gasparri – reputo prioritaria una equilibrata riforma della giustizia. L’obbligatorietà dell’azione penale è un feticcio teorico perché poi sono i magistrati a decidere quali processi fare e quali non fare. La separazione delle carriere è un’esigenza prioritaria per restituire maggiore trasparenza alla giustizia, la depoliticizzazione della magistratura è un’emergenza democratica. La magistratura seria e laboriosa composta dalla maggioranza dei magistrati è la prima vittima di quattro guitti che usano le toghe per un’azione di militanza politica, che occupano militarmente il Csm e che non giovano ad un’immagine della magistratura fortemente incrinata come si vede dai sondaggi, una reputazione che la magistratura non merita. La riforma deve esaltare la funzione della giustizia e noi la faremo sicuramente”.