Regione Piemonte. Gruppo Consiliare An nel Popolo della Libertà: aiuti economici per i genitori separati

 Il Consiglio Regionale vota la proposta di Legge Vignale: per la prima volta in Italia in Piemonte i genitori separati potranno avere aiuti economici

Vignale (PdL – An): “Grazie alla legge di cui sono stato primo firmatario e relatore il Piemonte si pone all’ avanguardia nel sostegno ai genitori separati e divorziati in difficoltà economica e soprattutto garantisce una situazione di maggior tranquillità economica ai figli delle coppie in questa situazione. L’ unico grande rammarico è, per responsabilità del centrosinistra, non essere stati in grado di fare una nuova legge a tutela della famiglia nel suo complesso”.

Per la prima volta in Italia i genitori separati potranno beneficiare di soluzioni abitative temporanee e definitive (come già accade in Liguria), ma anche – unica regione in Italia – di sostegni economici insieme alla possibilità di stornare dal conteggio del proprio reddito per accedere ai benefici previsti da altre leggi regionali anche gli alimenti che il coniuge separato deve versare per legge.

Il presidente di Federcostruzioni ha chiesto al governo incentivi per ripartire

 “Non è accettabile che gli incentivi anticrisi siano riservati solo al settore dell’ auto, mentre è devastante lo tzunami che ha investito l’ industria italiana delle costruzioni. Tutti i suoi comparti produttivi, dalle imprese realizzatrici ai produttori di laterizi, dal legno al vetro, dal calcestruzzo alle macchine di cantiere, dall’ impiantistica alla chimica, alle società d’ ingegneria, sono in ginocchio”. Federcostruzioni è la federazione che riunisce tutto il mondo delle costruzioni, della progettazione e delle imprese fornitrici di materiali, presieduta da Paolo Buzzetti, anche presidente Ance.

Intervista ad Achille Colombo Clerici. “L’ impatto della crisi sul mercato immobiliare e le previsioni sulla ripresa”

 Class Cnbc, la televisione del Gruppo Class, ha intervistato il Presidente di Assoedilizia e vice presidente di Confedilizia Achille Colombo Clerici sull’ impatto della crisi economica sul mercato immobiliare italiano e sulle prospettive di ripresa.

Dopo aver riaffermato che non si può parlare di scoppio della bolla immobiliare perché, a differenza di altri Paesi, bolla immobiliare in Italia non c’ è stata nonostante il calo delle compravendite e del prezzo degli alloggi (da luglio 2008 a giugno 2009 rispettivamente -15% e -8%), Colombo Clerici ha rilevato come, a causa delle aspettative di mercato, rivelatesi errate, si sia costruito troppo rivolgendosi alle classi economiche medie e medio – basse, proprio quelle che risentono maggiormente della congiuntura economica sfavorevole. Perciò oggi si contano, nel residenziale, in Italia, almeno 250.000 nuovi alloggi ultimati o in fase di ultimazione in attesa di essere venduti, e 50.000 solo in Lombardia.

Tra l’ altro gli ingenti investimenti edilizi che si stanno impostando in alcune città, fra le quali Milano, per operazioni di trasformazione urbanistica e di sostituzione edilizia, che beneficieranno anche dei premi volumetrici previsti dalle diverse leggi regionali, rischiano di inflazionare il mercato con un’ offerta esorbitante di nuovo prodotto edilizio.

Il mercato dunque manterrà una certa stabilità dei prezzi e dei valori se non si innalzerà sensibilmente il cosiddetto flottante (l’ ammontare annuale delle transazioni relative agli investimenti non strutturali; cioè legati all’ utilizzazione diretta dell’ immobile) che storicamente si è aggirato attorno all’ 1-1,5 % del valore dello stock immobiliare complessivo.

Questo innalzamento può derivare o da una sovraproduzione edilizia o dall’ esigenza dei proprietari di monetizzare l’ investimento a causa della crisi economica in atto, ovvero ancora dallo scarso interesse economico a mantenerlo a causa di una riduzione della remuneratività o dell’ aumento dei costi di gestione e del carico fiscale.