Intervistato da Repubblica, Niccolò Ghedini, parlamentare Pdl e legale di Silvio Berlusconi, non ha dubbi. L’ iscrizione nel registro degli indagati del premier per la vicenda dei voli di Stato non avrà ripercussioni sul Cavaliere. Che, a sua volta, si mostra tranquillo: “Sono soddisfatto nel vedere che ancora una volta emerge la meschinità dei nostri avversari” taglia corto il premier – questa cosa non significa niente e sarà presto archiviata”.
Ma l’ opposizione non pare intenzionata a fermarsi: “L’abuso dei voli di Stato è contro la moralità politica – dice il segretario del Pd, Dario Franceschini – La politica deve rispettare i contribuenti e non deve sprecare soldi e quei voli dovrebbero essere usati solo se non ci sono voli di linea e senza fare salire amici e conoscenti”. Di tutt’ altro avviso il ministro della Giustizia Angelino Alfano: “È una questione di secondo ordine che arriverà presto a buon esito”.
Berlusconi, nel frattempo, continua con gli attacchi alla sinistra (sgangherata) e ai media (“non leggo i giornali perché conosco la mia vita privata, non ho bisogno di essere informato o disinformato dai giornali”). Con un’ aggiunta: “La campagna di stampa internazionale è orchestrata da un gruppo italiano”. Di cui, però, non fa il nome.
‘”So – prosegue Berlusconi – come funzionano i giornalisti stranieri nei salotti romani, sono giornalisti che attingono ai giornali di sinistra e portano sui loro giornali articoli che dipingono l’ Italia in modo diverso da quella che è. Perché la realtà italiana è molto diversa, per fortuna”.
La Commissione europea ha rivisto al ribasso le stime di crescita per l’Italia: per il 2008 le previsioni sono di un prodotto interno lordo in aumento dello 0,5%, contro lo 0,7% previsto a febbraio, lo 0,6% indicato dal governo e lo 0,3% stimato dal Fondo monetario internazionale. Per il 2007, invece dell’1,9% stimato in precedenza e poi ritoccato all’1,8%, il Pil è stato dato in crescita dell’1,5%, in linea con le previsioni del governo. “La decelerazione della crescita dipende da tutte le componenti della domanda”. “I consumi privati perderanno slancio per via dell’inflazione più alta e della fiducia in calo, anche se l’aumento degli stipendi e dell’occupazione sosterrà il reddito nominale disponibile. Il tasso di risparmio delle famiglie dovrebbe aumentare appena, in parte per via di effetti negativi per i patrimoni. Gli investimenti nel settore privato dovrebbero stagnare per via una calo dell’utilizzo di capacità e di condizioni finanziarie più strette, sia per il settore delle imprese, sia per le famiglie”.