Dopo la vittoria del centro destra in Sardegna Silvio Berlusconi è diventato il primo dominus della politica italiana. In Sardegna ha rischiato abbastanza, ma in un colpo solo ha riaffermato la sua premiership nel centro destra e ha liquidato il leader del Pd, Walter Veltroni che si è dimesso, e il potenziale leader di domani, Renato Soru. Il segreto della sua politica è nella ricerca del consenso e del suo uso. Berlusconi non punta sul tatticismo e sui giochi di Palazzo, ma punta tutto sul consenso ogni volta che è in difficoltà. Anche per questo non c’ è da meravigliarsi molto se ha deciso di mettersi in gioco in prima persona nelle elezioni sarde. Il consenso è l’ unico strumento che il premier ha a disposizione per riportare alla ragione alleati troppo litigiosi, per liberarsi degli stop istituzionali quando diventano troppo stretti o, ad esempio, per sbaragliare un Pd che lo descrive come il Cavaliere nero.
Governo
Cgil in piazza, a Roma, sotto il logo “unità anticrisi”
Venerdì 13 febbraio sciopero generale dei metalmeccanici e dei lavoratori del pubblico impiego della Cgil. Fiom e Fp. Per otto ore hanno protestato contro la politica economica del governo per fronteggiare la recessione in atto. Ma anche per altri temi: dalla riforma sullo sciopero abbozzata dall’ esecutivo alla riforma del modello contrattuale chiusa senza la firma della Cgil, dalla politica sull’ immigrazione alla difesa della Costituzione.
E venerdì, sotto il logo “unità anticrisi”, hanno sfilato insieme, tute blu e ministeriali, in una manifestazione a Roma che per gli organizzatori si annuncia “partecipata”: la dignità del lavoro è un bene pubblico, basta precarietà, più salari, più diritti, legalità, recita lo slogan principale. Tre cortei hanno confluito nella storica piazza di S. Giovanni per ascoltare il triplice comizio finale dei leader sindacali, Gianni Rinaldini, Carlo Podda e Guglielmo Epifani, il segretario generale della confederazione di Corso Italia.
Eluana Englaro: un caso da non dimenticare
Con la morte di Eluana Englaro il Senato abbandona l’ esame del ddl varato dal governo per impedire lo stop all’alimentazione e all’idratazione della ragazza in stato vegetativo da 17
Lega: sul reato d’immigrazione, basta polemiche pretestuose
“La posizione del governo sul reato di immigrazione clandestina è giusta e noi la sosterremo in Parlamento”. E’ quanto sostiene il presidente dei deputati leghisti, Roberto Cota, secondo il quale.
Cesa (UDC): Sulla sicurezza aspettiamo da governo risposte rapide e concrete
“Aspettiamo dal Governo misure rapide e concrete che diano risposte a quella richiesta pressante di sicurezza avvertita nel Paese e che immediatamente mettano fine al rischio di derive xenofobe di chi vuole farsi giustizia sommaria”.
A dichiararlo è Lorenzo Cesa, segretario nazionale dell’Udc.
Sì anche dal Senato: il Governo ottiene la fiducia in Parlamento
Il governo Berlusconi ha ottenuto la fiducia al Senato, dopo il passaggio di ieri alla Camera.
I voti a favore sono stati 173, quelli contrari 137, le astensioni due.
Stamattina i lavori nell’Aula del Senato erano ripresi con la discussione generale, la replica del presidente del Consiglio e le dichiarazioni di voto.
“Non ci sono stati attacchi pregiudiziali da parte dell’opposizione, si è parlato soprattutto di contenuti. Finalmente siamo una democrazia bipolare. E così funziona e deve funzionare una democrazia matura e compiuta. Sì alle critiche, no agli attacchi personali”.
Silvio Berlusconi ha aperto con questa sottolineatura il suo intervento di replica nell’Aula di Palazzo Madama.
Berlusconi: Soddisfatto della squadra di Governo
“Sono soddisfatto della squadra di Governo: ci sono molti nuovi ministri e abbiamo mantenuto l’impegno delle quattro donne”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, al termine del colloquio con il presidente del Senato, Renato Schifani. “Dopo avere ricevuto la fiducia convochero’ il primo Consiglio dei ministri a Napoli. La riunione del Governo a Napoli sara’ per un fatto simbolico, poi riprenderemo il nostro lavoro dopo una interruzione di due anni”
“Sono soddisfatto – ha aggiunto Berlusconi – della squadra che abbiamo messo in campo: ci sono molti nuovi ministri, sono 13, siamo nei 60 componenti che avevamo preventivato, abbiamo mantenuto l’impegno delle quattro ministre femminili. Poi avremo Carlo Giovanardi sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con la delega alla lotta contro la droga, al servizio civile e alla famiglia.
Franceschini (PD): Un governo frutto di equilibri di partito e con poche donne
“Quello annunciato oggi da Berlusconi è un governo costruito tutto su equilibri di partito, senza personalità esterne e della società civile – così Dario Franceschini vicesegretario del PD – e con solo quattro donne non su dodici ministri, come aveva detto il leader PDL, ma su ventuno”. Così Franceschini poco dopo le ore 20 del 6 maggio, appena il leader PDL ha reso nota la lista dei ministri.
Una sorpresa, almeno per la velocità: 21 sono i dicasteri, 12 i ministri con portafoglio e 9 quelli senza. Questa la squadra. Ministri con portafoglio. Esteri: Franco Frattini; Interno: Roberto Maroni; Giustizia: Angelino Alfano; Economia Giulio Tremonti; Difesa: Ignazio La Russa; Sviluppo economico: Claudio Scajola; Pubblica istruzione: Maria Stella Gelmini; Politiche agricole: Luca Zaia; Ambiente: Stefania Prestigiacomo; Iinfrastrutture: Altero Matteoli; Welfare: Maurizio Sacconi; Beni culturali: Sandro Bondi.
Il Presidente Napolitano: consultazioni semplici e rapide. L’incarico nello spirito dell’art. 92 della Costituzione
“Come avete visto, le consultazioni sono state semplici e rapide: non avete dovuto penare troppo voi e nemmeno io. E ciò, ovviamente, anche per effetto della minore frammentazione delle componenti e dei Gruppi politici. Quindi, possiamo ben dire che, dopo il voto, sulla via della nascita di un nuovo governo, non c’è stata alcuna lungaggine. Lo dico anche perché certe volte si raccontano delle storie su questo sistema istituzionale italiano che sarebbe farraginoso e lento come nessun altro al mondo, o almeno in Europa.
Per lunghi che siano i tempi della campagna elettorale – questa è altra questione che, naturalmente, il Parlamento potrà anche affrontare in sede di modifica dei termini vigenti – si è proceduto speditamente, come e più che in altri paesi, a partire dal momento del voto.
Desidero richiamare la vostra attenzione sul fatto che in Spagna, dove, tra l’altro, c’è un bipartitismo stretto e quindi si trattava di dar vita ad un governo monocolore socialista, si è votato il 9 marzo; la prima riunione del Parlamento si è fatta il 1° di aprile, cioè oltre 20 giorni dopo; il giuramento del Presidente del governo nelle mani del Re ha avuto luogo il 12 aprile; e il giuramento dei Ministri ha avuto luogo il 14 aprile.
Ebbene, risulteranno più brevi i tempi impiegati in Italia per la formazione di questo governo. E d’altronde ci sono dei tempi fisiologici. Per la prima riunione del Parlamento, si dice che in Italia siano lunghissimi i venti giorni che passano tra il voto e l’insediamento delle nuove Camere: si è impiegato qualche giorno in più in Spagna che non in Italia.
Berlusconi accetta l’incarico da Napolitano e comunica la lista dei ministri
Sono 21 i ministri del nuovo governo Berlusconi: 12 ministri con portafoglio e 9 senza portafoglio.
Il giuramento del governo si terrà domani, giovedì 8 maggio, alle 17 al Quirinale. Lo ha annunciato il segretario generale Donato Marra, dopo aver comunicato il conferimento dell’incarico a Silvio Berlusconi e la presentazione della lista dei ministri.