Veltroni: Il reato di immigrazione clandestina è una risposta effimera e illusoria

 “Dare risposte semplificate ai problemi della sicurezza in termini di paura è effimero e i cittadini italiani si accorgeranno che, con soluzione come quelle dell’introduzione del reato di immigrazione clandestina, i problemi che avevano mesi prima li avranno anche mesi dopo”. Con queste parole il segretario del Partito Democratico, Walter Veltroni, ha spiegato le perplessità del Pd in riguardo al pacchetto sicurezza presentato dal Governo, durante l’incontro organizzato con il Governo Ombra del PD e i giovani delle Associazioni tenutosi a Roma presso Villa Torlonia.

Veltroni: Il Governo è in stato confusionale

 Federalismo, sicurezza e Alitalia. Walter Veltroni, segretario del Partito Democratico, dopo la riunione col Governo Ombra del PD, nella conferenza stampa a margine dell’incontro odierno, presente Sergio Chiamparino, ministro ombra per le Riforme e sindaco di Torino, torna di nuovo sui tre temi che in queste settimane stanno tenendo banco, proprio perché, come spiega lo stesso Veltroni, da parte del nuovo governo c’è grande confusione.

”In poche settimane – ha detto Veltroni – il governo è precipitato in una generale confusione”. E precisa: “C’è confusione sul tema dell’immigrazione, su Alitalia e sul tema del federalismo”’.
“Sull’immigrazione clandestina – ha osservato – non posso non prendere atto che il presidente del Consiglio si è detto contrario al reato perchè ingestibile e impraticabile, il suo intervento non può essere derubricato a posizione personale”.
Il leader del Pd ha poi aggiunto: poiché “anche noi siamo contrari al reato di immigrazione clandestina, siamo convinti che nel passaggio parlamentare questa norma cadrà”.

Veltroni si interroga: Dove sono le priorità?

 “Salari, pensioni e precariato”. Da Milano, sede della seconda riunione del “governo ombra”, Walter Veltroni, segretario del Partito Democratico, non ha dubbi: queste le priorità. “E di questo non si sente ancora parlare”, ha spiegato Veltroni, durante la conferenza stampa del PD. Tra i tanti temi, l’azione prioritaria per lo “shadow cabinet” resta l’emergenza economico-sociale in cui versa l’Italia.

“C’è una grande questione – osserva Veltroni – che non è stata messa all’ordine del giorno ed è la lotta al rischio di impoverimento di una grande parte della società italiana, serve un intervento del governo sulle questioni sociali”.

E sull’Ici, su cui aveva già lavorato il Governo Prodi con un abbattimento del 40% l’opinione è che “non sia sufficiente. Noi riteniamo urgentissimo affrontare il tema di coloro che la casa non possono acquistarla”. Per questo il PD intende rilanciare proposte presentate in campagna elettorale come il doppio intervento fiscale e la dismissione del patrimonio immobiliare pubblico”.

Cicchitto (PdL): No al consociativismo, ma il dialogo con l’opposizione è necessario

“Nessuna operazione consociativa, ma un dialogo con l’opposizione e’ necessario. Senza demonizzare l’avversario”. Cosi’ si è espreso il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, commentando il discorso programmatico di Silvio Berlusconi e l’apertura al dialogo lanciata dal premier a Montecitorio.

“C’è una maggioranza forte in Parlamento e nel Paese e ci sono problemi seri da affrontare, a partire dalla situazione in Campania, dalla riduzione della pressione fiscale e dalla sicurezza: in una situazione cosi’ seria la logica della dialettica vuole che si instauri un confronto e un rapporto con l’opposizione”, senza che questi prefiguri “nessuna operazione consociativa”.

Sicurezza: In attesa del decreto Maroni tre linee guida ispirano le proposte del PD

 Sicurezza. E’ stata una delle parole chiave della campagna elettorale, una delle principali preoccupazioni degli italiani. E ora è giunto il momento di agire. Questo in sostanza il senso dell’incontro che si terrà in settimana tra il ministro degli Interni, Maroni, ed i colleghi di Giustizia, Esteri, Difesa e delle Politiche comunitarie. Convocati al Viminale Gianni Alemanno e Letizia Moratti. Anche Leonardo Domenici, sindaco di Firenze e presidente dell’ANCI verrà probabilmente coinvolto nel giro di colloqui, “perché il mondo delle autonomie locali, i Comuni, i sindaci, sono fondamentali per contrastare ogni forma di illegalità”, ha dichiarato il neo ministro dell’Interno.

Bersani (PD): Sul “tesoretto” i dati fanno giustizia, ora tocca al Pdl

 Bankitalia ha messo oggi in chiaro quale sia l’eredità che il governo Prodi lascia in dote all’esecutivo guidato da Silvio Berlusconi, mettendo a tacere le voci di chi, preventivamente, aveva snocciolato numeri fasulli e approssimativi a riguardo.

Espliciti i numeri elaborati da Palazzo Koch: le entrate tributarie a marzo sono state di 26,461 miliardi, in aumento del 4,5% rispetto allo stesso mese dello scorso anno quando si erano attestate a 25,165 miliardi. Nei primi tre mesi del 2008 le entrate sono arrivate a 85,634 miliardi, in aumento dell’8,6% rispetto al primo trimestre del 2007 quando si erano attestate a 78.810 miliardi.

Alessandra Mussolini propone un secondo governo ombra

 Fatta fuori da ogni incarico governativo Alessandra Mussolini in Floriani non ci sta e, essedno quasi in estate e seguendo le orme di Veltroni vara il suo governo penombra. L’idea è di Alessandra Mussolini, autocandidatasi premier dell’esecutivo “virtuale”. Presentando la formazione, il segretario nazionale di Azione Sociale ha spiegato che ne fanno parte anche esponenti esterni al partito. «Dopo la presentazione da parte dell’onorevole Veltroni del governo ombra, espressione non di tutta l’opposizione ma del solo Partito Democratico, appare legittimata – afferma Mussolini – anche la presentazione dei ministri del governo penombra di Azione Sociale».

Presentato da Walter Veltroni il Governo Ombra

 Una squadra pronta a contrastare le azioni del governo di Silvio Berlusconi ma anche a proporre soluzioni alternative ai problemi che affliggono il paese. È il governo ombra varato dal segretario del Partito Democratico, Walter Veltroni. Politici affermati come Piero Fassino e Pierluigi Bersani accanto a volti nuovi come Pina Picierno e Matteo Colaninno. E una forte presenza femminile: nove donne su ventuno componenti. Tra i nomi annunciati da Veltroni anche il sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, al “dicastero” delle riforme per il federalismo. Fanno parte del governo ombra Marco Minniti (interno), Piero Fassino (esteri), Pierluigi Bersani (economia), Linda Lanzillotta (pubblica amministrazione), Ermete Realacci (ambiente), Giovanna Melandri (comunicazione), Vincenzo Cerami (cultura), Lanfranco Tenaglia (Giustizia), Maria Pia Garavaglia (Istruzione), Matteo Colaninno (Sviluppo economico), Roberta Pinotti (Difesa), Alfonso Andria (Agricoltura) Ermete Realacci (Ambiente), Andrea Martella (Infrastrutture), Giovanna Melandri (Comunicazione), Mariangela Bastico (Regioni), Vittoria Franco (Pari opportunità), Beatrice Magnolfi ( Semplificazione), Maria Paola Merloni (Politiche comunitarie), Michele Ventura (Attuazione del programma), Pina (Politiche giovanili). Ricardo Franco Levi, sarà il portavoce del governo ombra , mentre il coordinatore dell’esecutivo (l’alter ego di Gianni Letta) sarà invece Enrico Morando.
Alle riunioni del overno-ombra parteciperanno anche Dario Franceschini, vicesegretario del Partito, ed i due cpaogruppi alla Camera e al Senato, Antonello Soro e Anna Finocchiaro.