Il governo Berlusconi e gli industriali di Confindustria sembrano decisi a puntare sul ritorno al nucleare, almeno a giudicare dalla parole del ministro dello Sviluppo economico Scajola e di Emma Marcegaglia. Secca la replica degli ambientalisti, Verdi e anche del Pd, nonostante i numerosi canali di collaborazione aperti con l’attuale premier.
“Il nucleare e’ una scelta sbagliata perche’ e’ antieconomica, vecchia e pericolosa”, ha detto Angelo Bonelli, esponente dei Verdi, per il quale “l’energia atomica da fissione non ha risolto i gravissimi problemi delle scorie radioattive e dei costi enormi. Questi problemi hanno gia’ portato importanti paesi europei come Svezia, Germania ed Olanda ad uscire dal nucleare e a puntare con forza su energie pulite, rinnovabili esicure”. I Verdi lanciano il monito e annunciano anche la possibilità di mobilitarsi insieme alle altre forze per indire un nuovo referendum dopo quello del 1987 che segnò la fine dell’energia atomica nel nostro Paese.
Si volta pagina, il nuovo governo di Silvio Berlusconi è nato con rapidità, chiarezza e novità per dare una prima risposta forte alle richieste di cambiamento espresse in maniera ampia e netta dal corpo elettorale. Il passato comincia a passare, il governo italiano finalmente è più simile a quelli dei più importanti Paesi europei.