Crisi economica. Nell’ Eurozona segnali di ripresa secondo Joaquin Almunia, commissario Ue agli Affari economici e monetari

 L’ economia dell’ Eurozona è ancora in un “territorio di profonda recessione”, ma i vari indici di fiducia e i mercati finanziari stanno cominciando a inviare primi segnali di un timido miglioramento. Questo il messaggio contenuto nel rapporto trimestrale sulla zona euro, compilato dai servizi del commissario Ue agli Affari economici e monetari Joaquin Almunia.

Senza timore di passare per gufo la commissione europea ha fatto il punto sulle luci e sulle ombre della fase congiunturale. I segni di stabilizzazione dei mercati finanziari sono cauti (dall’ andamento degli spread al miglioramento delle valutazioni del business e dei consumatori, la propensione al rischio più bassa, le migliori condizioni di finanziamento) e le loro condizioni restano fragili.

La commissione europea conferma che la ripresa arriverà l’ anno prossimo, ma elenca almeno sei ragioni che indicano prudenza rispetto ai facili ottimismi sull’ andamento dell’ economia nei mesi che ci separano dalla (possibile) ripresa della crescita di segno positivo (secondo trimestre 2010 secondo le ultime stime di Bruxelles).

Economia. Inflazione ai minimi dal 1968. Conferma dai dati Istat

 A maggio l’ inflazione è scesa allo 0,9% dall’ 1,2 di aprile: si tratta del livello più basso dal novembre del 1968, quando si attestò allo 0,7%. Lo conferma l’ Istat in base ai dati definitivi, precisando che su base mensile i prezzi sono aumentati in media dello 0,2%. Ma le associazioni dei consumatori avvertono: “È una situazione assurda, il costo della spesa continua a salire.

I ricercatori parlano di prezzi freddi nel carrello della spesa. Nel mese scorso, infatti, il tasso d’ inflazione per i prodotti ad alta frequenza di acquisto (come alimentari, bevande, tabacchi, carburanti, beni per la casa, giornali) risulta sceso allo 0,6%, quasi dimezzato rispetto all’ 1,1 di aprile.

Per i beni a media frequenza di acquisto (abbigliamento, tariffe elettriche, medicine, alberghi, trasporti stradali, ferroviari e aerei) l’ inflazione si è invece attestata allo 0,9% contro l’ 1,2 di aprile. Infine, lieve accelerazione per quelli a bassa frequenza (elettrodomestici, auto, tv, computer), che passano dall’ 1,3 di aprile all’ 1,4 di maggio.

Di situazione assurda, che per le famiglie sta diventando sempre più insostenibile, parla Federconsumatori commentando questi dati in una nota. Particolarmente grave viene definito il +0,6% segnato dai prodotti alimentari. “Un dato – si legge – in evidente controtendenza rispetto all’ andamento dei costi delle materie prime che sono in forte calo”.

Economia. Bce: “Aumenta la disoccupazione, la ripresa è rinviata a metà 2010”

 Nell’ area euro il mercato del lavoro è in forte sofferenza a causa della recessione, ma a metà 2010 dovrebbe arrivare la ripresa. La Banca Centrale Europea nel suo bollettino mensile fa così il punto sulle condizioni dell’ economia di Eurolandia.

Secondo gli esperti di Francoforte, il Pil dell’ eurozona dovrebbe subire una contrazione tra il 5,1% e il 4,1% nel 2009, ma, in un contesto di normalizzazione dei mercati finanziari e di ripresa della fiducia, potrebbe tornare a crescere nel 2010, anno per il quale è prevista una variazione tra il -1% e il +0,4%.

L’ inflazione, invece, dovrebbe diminuire ulteriormente nei prossimi mesi, fino a diventare temporaneamente negativa, per poi tornare a crescere alla fine del 2009. Nell’ attuale fase recessiva, la disoccupazione dell’ area euro è intanto salita fino al 9,2% dello scorso aprile.

I settori più in sofferenza sono il manifatturiero e le costruzioni, e particolarmente colpiti sono i dipendenti a tempo determinato, più vulnerabili alle fluttuazioni dell’ economia.

La Bce lancia poi l’ allarme spesa pubblica. Nel 2009 e nel 2010 Francoforte prevede che la maggior parte dei paesi dell’ eurozona superi il tetto del 3% che il patto di stabilità prevede per il rapporto deficit / Pil.