Casini(UDC): Sì al dialogo con Pdl e Pd, distanti anni luce da Idv

 “Noi non abbiamo la vocazione testimoniale, non saremo profeti disarmati, non siamo frati trappisti. Sul terreno concreto del Parlamento matureranno le condizioni concrete del nuovo quadro politico del nostro Paese. Le alleanze le scopriremo solo vivendo, ma non è che ogni volta dobbiamo andare da soli”.
Così, il leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini, chiudendo la due giorni di ‘Liberal’ a Todi.
Casini ha parlato di fronte a Francesco Rutelli e Piero Fassino, che avevano auspicato un rapporto sempre più stretto all’opposizione con i centristi e paventato la possibilità di costruire sui temi concreti e programmatici un’alleanza futura anche di Governo. Per costruire future alleanze, ha sottolineato Casini, conteranno naturalmente anche “i valori, perché‚ le scelte sui valori non possono essere estranee al tema delle alleanze”.

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Nasce il Comitato per la Costituente di Centro per un nuovo partito popolare e liberale

 Un nuovo partito, “popolare e liberale”, alla cui nascita partecipino “tutti coloro che credono nei valori che hanno generato la civiltà europea e l’identità cristiana del popolo italiano.
Non “una piccola forza d’interposizione” tra Pd e Pdl, ma “un soggetto capace di modificare il sistema politico”.
E’ l’obiettivo del neonato Comitato promotore per la Costituente di Centro, presentato oggi nella sala convegni Capranichetta.
Del Comitato fa parte la Rosa bianca di Savino Pezzotta (che è anche il presidente del comitato) e di Bruno Tabacci; gli Udc Pier Ferdinando Casini, Lorenzo Cesa, Rocco Buttiglione e Francesco D’Onofrio; l’ex Pd Ciriaco De Mita e l’ex FI Ferdinando Adornato, (coordinatore del comitato).

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Udc: con Consiglio nazionale, via alla costituente di Centro

“Oggi diamo vita alla costituente di Centro che possa intercettare i tanti che abbiamo incontrato in campagna elettorale e nell’obiettivo di un rinnovamento della politica, dando vita a qualcosa di importante che si colleghi alla grande tradizione del popolarismo europeo”.
Pier Ferdinando Casini, arriva alla riunione del Consiglio nazionale del suo partito e spiega il significato della riunione, la prima del suo partito, dopo il risultato delle elezioni politiche.
Secondo il leader dell’Udc, sullo scenario politico non ci devono essere infatti “solo due contendenti. Non si possono scippare – spiega – i cittadini del diritto di esprimere la politica”.
Casini dice quindi ‘no’ all’idea di togliere le preferenze anche nelle prossime elezioni europee: “Se Berlusconi e Veltroni dovessero togliere le preferenze e quindi il libero voto – dice – sarebbe un fatto fortemente negativo”.
“L’attuale tendenza al bipartitismo – dice – è tutt’altro che scontata, mentre il Pdl non chiarisce il suo percorso e vediamo molti movimenti anche nel Pd. Intendiamo quindi intercettare le novità e le insoddisfazioni con la nostra presenza nel Parlamento e nel Paese”.

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