Berlusconi a tutto campo risponde a Veltroni e associazione nazionale magistrati

Botta e risposta tra Berlusconi e Veltroni e tra il Cavaliere è l’associazione nazionale magistrati. Silvio Berlusconi annuncia infatti per la prossima settimana una conferenza stampa nella quale afferma che denuncerà “iniziative di pm e giudici che, infiltrandosi nel potere giudiziario, vogliono sovvertire la democrazia in Italia”. Questa è una cosa, dice il presidente del Consiglio, chiudendo la conferenza stampa alla fine del Consiglio europeo di Bruxelles, che “non permetterò”.

“Io nel 1994 ho visto sovvertire il voto popolare, non permetterò che succeda ora”. Ed ancora: “in alcun modo non permetterò che il voto popolare e la volontà degli italiani siano sovvertiti da chi infiltrandosi nella magistratura la usa per sovvertire la democrazia”. E’ questo il j’accuse di Silvio Berlusconi nei confronti della magistratura politicizzata e anche di quella magistratura che “non è riuscita a mettere nell’angolo” chi ha “sovvertito la democrazia”.

Trattato di Lisbona, il Cdm lo approva ma la Lega pensa al referendum

Tutti pronti a perdere l’identità nazionale in nome di una Europa unita. Già ma unita a che e a chi? Unica forza parlamentare a porre qualche dubbio la Lega Nord. Intanto il Consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge per la ratifica del Trattato di Lisbona, che modifica il Trattato sull’Unione europea e il Trattato che istituisce la Comunità europea. Lo riferisce il ministro per la Semplificazione normativa Roberto Calderoli, lasciando Palazzo Chigi al termine della riunione.

«Il mio è stato un sì con riserva – ha commentato Calderoli -. E le riserve sono rispetto alla perdita di sovranità. Ci sono stati notevoli miglioramenti rispetto alla convenzione, ma con il voto di maggioranza c’è una perdita di sovranità notevole. Pensiamo che la consultazione popolare, su questo punto, non possa e non debba essere evitata. Per questo proporremo in sede parlamentare una legge costituzionale ad hoc per consentire il referendum». La Lega è da sempre il più «euroscettico» tra i partiti del centrodestra e anche giovedì nel primo voto alla Camera, quello sui cosiddetti «obblighi comunitari», nella dichiarazione di voto gli esponenti del Carroccio hanno preso le distanze da Bruxelles.
Il voto del governo è di fatto il varo del disegno di legge che dovrà poi essere approvato da Camera e Senato, un percorso che potrebbe arrivare alla meta entro il mese di luglio.