Il Papa aggredito da una donna in San Pietro. Per fortuna, nessuna conseguenza fisica per il Santo Padre

 Tutto il mondo politico, a cominciare dalle massime cariche istituzionali, esprime solidarietà a Benedetto XVI. Dal Quirinale arriva l’ affettuosa solidarietà del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano; da palazzo Madama la profonda vicinanza di Renato Schifani; dal presidente della Camera Gianfranco Fini solidarietà e auguri di pronta guarigione; dal presidente del Consiglio Berlusconi i sentimenti più affettuosi di vicinanza non solo personali, ma anche di tutto il governo e di tutti gli italiani.

Incontro al Quirinale fra il Presidente Napolitano a Sua Santità Benedetto XVI

 Stato e Chiesa italiana si incontrano “in un rapporto di reciproco rispetto e di feconda collaborazione”, ed è con questo spirito che “ci prepariamo a celebrare il centocinquantesimo anniversario della nascita del nostro Stato unitario”. Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, dando il benvenuto al Quirinale a Sua Santità Benedetto XVI.
“Il valore supremo che ci deve guidare – ha detto tra l’altro il Capo dello Stato – è il rispetto della dignità umana, in tutte le sue forme e in tutti i luoghi. Esso implica più che mai anche la coscienza e la pratica della solidarietà, cui non possono restare estranee – anche dinanzi alle questioni più complesse, come quella delle migrazioni verso l’Europa – le responsabilità e le scelte dei governi”. Il Presidente Napolitano ha quindi fatto riferimento alle “vicende critiche” e ai “motivi di allarme che accompagnano il cammino dell’umanità in un mondo pur così ricco di risorse e di potenzialità di progresso”.

Da Papa Benedetto XVI un duro attacco alla legge 194

Duro attacco del Papa, Benedetto XVI alla Legge 194. “Occorre aiutare con le leggi la famiglia per facilitare la sua formazione e la sua opera educativa”. Lo ha chiesto il Papa, nell’udienza ai rappresentanti del Movimento per la vita, ricevuti a 30 anni dalla approvazione della legge 194 sull’aborto. “L’aver permesso di ricorrere all’interruzione della gravidanza, non solo non ha risolto i problemi che affliggono molte donne e famiglie, ma ha aperto una ulteriore ferita nella società”.