Napolitano ribadisce i legami fra Italia ed Israele

 “Forti dei loro profondi legami, Italia ed Israele sono paesi amici : non solo per i vincoli politici, o diplomatici, o economici, ma per la straordinaria ricchezza ed intensità dei rapporti tra i nostri popoli prima ancora che tra le nostre Istituzioni”. Così il Presidente Napolitano ha salutato il Capo dello Stato di Israele durante l’incontro che ha dato inizio alla visita di Stato in Israele. “l’Italia – ha continuato il Capo dello Stato – è sopra ogni altra cosa vicina al popolo ebraico nella difesa del suo irrinunciabile diritto di vivere in pace e sicurezza, accanto agli altri Paesi della regione”.

Da Napolitano, parole di caloroso benvenuto ai neo-cittadini italiani

 “Ai nuovi cittadini che sono oggi qui con noi dico semplicemente: vorrei che sentiste questa cerimonia come un abbraccio festoso delle istituzioni per il vostro ingresso nella nostra comunità nazionale. Siamo felici di accogliervi in rappresentanza dei nuovi italiani, che sono stati poco meno di 39 mila nel 2007. Ne siamo felici per una ragione fondamentale, che dovrebbe ispirare e guidare le scelte della politica e, in concreto, le decisioni legislative: questo afflusso di nuove energie, provenienti da ogni parte del mondo e radicatesi nel nostro paese, è un fattore di freschezza e di forza per la nazione italiana”. Così il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, si è rivolto al Quirinale ai “nuovi cittadini”, donne e uomini di origine straniera che hanno acquisito la cittadinanza italiana.

Obama vince le elezioni USA. Gli auguri di Napolitano

 Il senatore democratico dell’Illinois Barack Obama è il prossimo Presidente degli Stati Uniti. Obama, 47 anni, sarà il primo afroamericano alla Casa Bianca ed il 44mo presidente USA. La vittoria è maturata con l’elezione dei propri “grandi elettori” di Florida, Ohio, New Mexico, Iowa, Virginia, Colorado e Nevada, Stati tradizionalmente favorevoli ai repubblicani e dalle conferme in collegi molto rilevanti quali California, New York e Pennsylvania. Chiusi i seggi in California, alle 5 del mattino (ora italiana) c’è stata la matematica certezza della vittoria di Obama. Il Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano, ha inviato immediatamente a Barack Obama il proprio messaggio d’augurio: “Le giungano le più calorose felicitazioni mie personali e del popolo italiano. Siamo profondamente impressionati dalla ineguagliabile prova di forza e di vitalità che la democrazia americana ci ha dato, grazie a una partecipazione senza precedenti alla campagna elettorale e al voto, e grazie alla larghissima adesione a un programma ricco di idealità e di impegni di rinnovamento.

Messaggio del Presidente Napolitano in occasione del 4 novembre

 “Novant’anni or sono aveva termine la Grande Guerra. Il Tricolore che quei giorni, per la prima volta, sventolava su Trento e su Trieste era il segno inequivocabile che l’unificazione d’Italia si era finalmente compiuta.
Oggi, prima presso l’Altare della Patria e poi a Redipuglia, renderò omaggio, a nome di tutti gli italiani, a quanti sono caduti per la libertà, per l’edificazione di uno stato democratico, per costruire un futuro di pace.
Celebrerò poi, a Vittorio Veneto, la giornata dell’Unità Nazionale ed il novantesimo anniversario della Vittoria, ricordando la Medaglia d’Oro al Valor Militare concessa alla memoria del Milite Ignoto. Essa testimonia la perenne riconoscenza dell’Italia per i seicentomila soldati che hanno perso la vita nel primo conflitto mondiale e simboleggia l’apprezzamento e il rispetto per tutti coloro che hanno combattuto e combattono a difesa dei nobili valori che il nostro paese promuove nel mondo.
Gli eredi dei giovani combattenti di novant’anni fa sono oggi impegnati ben oltre i limiti del territorio nazionale e con compiti molto diversi da quelli a suo tempo assegnati ai loro predecessori.

Napolitano: Sulle modifiche alle regole per le elezioni, necessario un ampio consenso

 Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, al termine dell’incontro con i rappresentanti di varie forze politiche riunite nel “Comitato per la democrazia”, ha rilasciato la seguente dichiarazione:
“Ribadisco la convinzione, già espressa in precedenti occasioni, che quando si tratti di modificare regole tra le più importanti della competizione democratica quali sono quelle dei sistemi elettorali sia da ricercarsi un ampio consenso in Parlamento.
Modifiche in questo campo sono state largamente riconosciute in questi anni come opportune e mature; ed è stata riscontrata, nel recente passato, una preoccupazione condivisa circa l’esigenza di stabilire un più diretto legame tra gli eletti e i territori rappresentati, e di garantire un effettivo intervento dei cittadini-elettori nella scelta dei loro rappresentanti.

Dichiarazioni di Napolitano, al termine degli incontri presso la Lega degli Stati Arabi

 Ho avuto questa mattina un ricco ed interessante scambio di vedute sulle prospettive della pace in Medio Oriente e nel continente africano con il Segretario Generale della Lega degli Stati Arabi, che desidero ringraziare per la calorosa accoglienza che mi ha riservato, e che avevo già avuto il piacere di incontrare a Roma due volte in meno di un anno.
Tra Italia e mondo arabo esiste una lunga tradizione di storia, fatta di relazioni e reciproche influenze che affondano le loro radici nella consapevolezza della comune appartenenza al Mediterraneo, alla sua storia, alle civiltà che in esso si sono intrecciate e susseguite. Questa è stata e rimane una costante della politica estera italiana, che si conferma largamente condivisa nel nostro Parlamento e che nulla può oscurare o indebolire.
Anche per questo sono stato lieto di rivolgere un breve intervento dinanzi al Consiglio della Lega : per testimoniare gli eccellenti rapporti dell’Italia con l’Organizzazione e con gli Stati che la compongono e per rendere omaggio agli sforzi che, soprattutto negli ultimi anni, essa ha mostrato a favore della mediazione tra le parti e della moderazione.

Il Quirinale interviene nel dibattito sull’istruzione

 Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha risposto alla lettera consegnatagli, in occasione di una cerimonia all’Università “La Sapienza” di Roma, da una rappresentanza di studenti, dottorandi e ricercatori.

Questo il testo integrale della lettera del Capo dello Stato:

“Cari studenti, dottorandi e ricercatori della Sapienza, ho ascoltato e letto con attenzione la lettera che mi avete consegnato e colgo l’occasione per indirizzarvi alcuni chiarimenti e spunti di riflessione. Innanzitutto : penso vi sia chiaro quale ordinamento la Costituzione abbia disegnato per la Repubblica. La nostra è una democrazia parlamentare – simile a quella di quasi tutti gli altri Stati europei – in cui al Capo dello Stato non sono attribuiti poteri esecutivi. Io non debbo dunque “decidere da che parte stare” : non posso stare dalla parte del governo e delle sue scelte, né dalla parte opposta. Le politiche relative a qualsiasi campo dell’azione dello Stato vengono definite dal Parlamento, in seno al quale la maggioranza e l’opposizione sono chiamate al confronto tra le rispettive proposte, che possono configurare soluzioni alternative ai problemi da affrontare. Al Presidente della Repubblica non spetta pronunciarsi nel merito dell’una o dell’altra soluzione in discussione, né suggerirne una propria , ma spetta solo richiamarsi ai principi e alle regole della Costituzione.

Incidenti sul Lavoro: 3 morti ogni giorno. Napolitano dice basta

 Oltre 1.200 morti in un anno, tre gni giorno: gli infortuni sul lavoro – seppure in costante calo dal 2000 ad oggi – si confermano una delle principali cause di morte in Italia, con un numero di decessi che e’ quasi il doppio rispetto agli omicidi. E’ l’allarme lanciato dall’Associazione nazionale fra mutilati ed invalidi del lavoro (Anmil) in occasione della 58/a Giornata nazionale per le vittime celebrata in tutto il Paese.

”Basta”, ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Di fronte alle continue tragedie ”e’ doveroso tenere viva l’attenzione”, ha sottolineato in un messaggio inviato al presidente dell’Anmil, Pietro Mercandelli, ”non demordere nell’allarme sulla sua gravita’ sociale, applicare e migliorare le norme legislative”.

Crisi mutui: il Cdm vara decreto per la stabilità delle banche

 Il Consiglio dei ministri ha dato via libera al decreto legge contenente provvedimenti per la stabilità delle banche e del risparmio.
Nel decreto, a quanto si apprende da fonti governative, è previsto un fondo per sostenere eventuali crisi di istituti di credito.
Nel corso della riunione, si sarebbe espressa la convinzione che allo stato però non c’è pericolo di crisi per le banche italiane e che l’obiettivo è comunque quello di proteggere e rassicurare i cittadini.
Il fondo per il salvataggio delle banche previsto nel decreto anti-crisi ammonterebbe a 20 miliardi di euro.
“Nessuna banca italiana fallirà e nessun risparmiatore rischia”, ha ha affermato il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi al termine del Cdm.
“Il decreto legge conferma a tutti le informazioni che il Presidente del Consiglio aveva dato a Napoli – ha sottolineato Berlusconi – il sistema delle banche italiane è patrimonializzato a sufficienza, è liquido a sufficienza, non ha problemi di ricapitalizzazione”.