Dalla Lega, un Sì alla separazione delle carriere fra giudice e pm

Il capogruppo della Lega alla Camera, Roberto Cota, intervistato da Affaritaliani.it affronta il tema della riforma dell’ordinamente giusiziario e si dice favorevole alla “separazione delle carriere” e alla elezione dei Pm. Della riforma della giustizia “se ne parli, siamo disponibili – assicura – Facendo riferimento alle norme volute da Falcone, Berlusconi ha iniziato con il piede giusto. Ci sono tante cose di cui dover parlare, è un argomento complesso”. “Per esempio – spiega l’esponente del Carroccio – c’è il tema della giustizia civile, perchè un imprenditore che non ha tempi certi per il soddisfacimento dei suoi crediti va in difficoltà.

Calderoli: ecco come funzionerà il federalismo fsicale

 Il ministro per la Semplificazione normativa, Roberto Calderoli, spiega come saranno le tasse con il federalismo fiscale: “Il mio modello – illustra intervistato da Libero – prevede, per esempio, che i Comuni oltre una certa dimensione potranno gestire i tributi stabiliti dallo Stato o dalle Regioni con una flessibilità che va da zero a 100: quel Comune potrà decidere se e come metterlo. Chi vive ad Avellino potrà confrontare cosa fa il Comune di Nembro (provincia di Bergamo) e vedere se paga di più o di meno e che servizi riceve in cambio”. L’esponente del Carroccio nega che si crei una concorrenza tra enti locali: “Preferisco parlare di confronto: il Comune avrà diritto di decidere deduzioni, detrazioni ed esenzioni. Per esempio potra’ scegliere se mettere una tassa sul turismo. O decidere di esentare gli alberghi per promuovere il settore”. Nuove tasse? No, secondo Calderoli: “Io penso a cose nuove. Se abbiamo 10 tasse vorrei raggrupparle facendone una sola.

Federalismo, Bossi minaccia: fare presto o dovremo pensare a soluzioni molto più sbrigative

Malgrado il prossimo Consiglio dei ministri sia fissato per il 28 agosto, la Lega spinge perchè entro i primi quindici giorni di settembre il Consiglio dei ministri dia via libera al disegno di legge sul federalismo da discutere in Parlamento e definisca nel dettaglio le norme che riguarderanno in particolare il sistema fiscale del nuovo assetto dei rapporti tra Stato, Comuni, Regioni e Province.
Di tutto questo hanno discusso ieri sera a Lorenzago in una cena di lavoro Umberto Bossi, Roberto Calderoli e Giulio Tremonti. Un primo accordo tra i tre ministri è ritenuto il primo passo decisivo per il varo della riforma che è da anni il cavallo di battaglia del Carroccio.
‘Speriamo che questa sia la volta buona, altrimenti dovremo pensare ad altre soluzioni molto più sbrigative. La volontà popolare di conquistare la libertà può avvenire anche attraverso i mezzi che sa usare il popolo’, ha detto in modo sibillino Bossi, facendo intendere che la Lega potrebbe perdere la pazienza se non riceverà particolari rassicurazioni dai suoi alleati.

Calderoli: Sulla casa una sola tassa invece di dodici

 “Tutta questa polemica sull’Ici è la classica chiacchiera agostana”. Parlando attraverso le colonne de La Padania e de Il Tempo, il ministro per la Semplificazione legislativa, Roberto Calderoli chiarisce la posizione della Lega Nord a proposito della reintroduzione dell’Ici di cui ha parlato il collega ministro delle Riforme e segretario federale, Umberto Bossi. “Questa tassa va rivista – spiega il coordinatore delle segreterie nazionali del Carroccio – verrà calata in quello che è il federalismo fiscale. La proposta che porterò, infatti, non sarà una semplice reintroduzione dell’Ici, ma prevederà la soppressione delle oltre dieci tasse relative alla casa e la loro sostituzione con un tributo unico, proprio a vantaggio dei Comuni”.

Bossi: Rimetterò l’Ici. Attacchi da maggioranza e opposizione

 Il ministro delle Riforme Umberto Bossi è intenzionato a reintrodurre l’imposta sulla prima casa; Bossi non ha ancora parlato nè con Giulio Tremonti né con Silvio Berlusconi dell’ipotesi, ma della sua idea è assolutamente sicuro. “Bisogna passare da un sistema di finanza derivata, in cui è lo Stato a dare i fondi agli enti locali, a una forma di autonomia finanziaria, in cui loro stessi prendono direttamente le tasse” – ha detto il ministro delle Riforme Umberto Bossi, parlando venerdì a Ponte di Legno – “Rimetterò l’ICI, perché è un tipo di prelievo che rimane dove viene pagato. E i cittadini vedono di buon grado un sistema di tassazione in base al quale i soldi rimangono ai comuni, perché si vede che fine fanno, in strade, aiuole, ecc”.

La maggioranza smentisce il senatur. Silvio Berlusconi ancora non commenta, ma proprio ieri, in un’intervista a Il Giornale, il premier vantava tra i principali traguardi raggiunti dall’esecutivo proprio l’abolizione dell’Ici.

Castelli: Sui morti sul lavoro serve un’operazione verità

 “Le statistiche sulle morti sul lavoro che periodicamente ci vengono trasmesse sono fasulle. Infatti soltanto in Italia esiste il paradosso per il quale si contano come morti sul lavoro, al fine di poter dare benefici assicurativi da parte dell’Inail, anche le morti che avvengono per incidenti stradali capitati mentre si va al lavoro o mentre si torna a casa dopo il lavoro. Morti che evidentemente nulla hanno a che vedere con la sicurezza in fabbrica. Con ciò non si vuole assolutamente sottovalutare il problema, anzi occorre impegnarsi sempre di più. Tuttavia credo che un po’ di verità faccia bene a tutti. È il momento di smetterla di criminalizzare gli imprenditori italiani.

Lega: Ratifica trattati Ue solo con il referendum

“Oggi l’aula di Montecitorio ha approvato l’ordine del giorno della Lega che chiede di poter sottoporre a referendum popolare i trattati comunitari”. Lo ha dichiarato ieri il Presidente del deputati della Lega Nord, Roberto Cota, in riferimento alla legge di ratifica del Trattato di Lisbona votata alla Camera. “Questo ordine del giorno, inoltre, chiede l’impegno del Governo per l’inserimento nei trattati comunitari delle radici giudaico-cristiane come valore fondante del pensiero, della cultura storica e della tradizione dei popoli dell’Europa – ha spiegato il capogruppo leghista – la valorizzazione delle lingue locali, la riaffermazione del valore della famiglia naturale e chiede di risolvere il problema quote latte”.