Il governo Berlusconi e gli industriali di Confindustria sembrano decisi a puntare sul ritorno al nucleare, almeno a giudicare dalla parole del ministro dello Sviluppo economico Scajola e di Emma Marcegaglia. Secca la replica degli ambientalisti, Verdi e anche del Pd, nonostante i numerosi canali di collaborazione aperti con l’attuale premier.
“Il nucleare e’ una scelta sbagliata perche’ e’ antieconomica, vecchia e pericolosa”, ha detto Angelo Bonelli, esponente dei Verdi, per il quale “l’energia atomica da fissione non ha risolto i gravissimi problemi delle scorie radioattive e dei costi enormi. Questi problemi hanno gia’ portato importanti paesi europei come Svezia, Germania ed Olanda ad uscire dal nucleare e a puntare con forza su energie pulite, rinnovabili esicure”. I Verdi lanciano il monito e annunciano anche la possibilità di mobilitarsi insieme alle altre forze per indire un nuovo referendum dopo quello del 1987 che segnò la fine dell’energia atomica nel nostro Paese.
Bankitalia ha messo oggi in chiaro quale sia l’eredità che il governo Prodi lascia in dote all’esecutivo guidato da Silvio Berlusconi, mettendo a tacere le voci di chi, preventivamente, aveva snocciolato numeri fasulli e approssimativi a riguardo.
Nello scorso mese di marzo i consumi delle famiglie italiane hanno subito la maggiore riduzione in termini di quantità degli ultimi tre anni: il –1,7% rispetto allo stesso mese del 2007 rappresenta, infatti, la flessione più consistente dall’inizio del 2005 confermando il permanere di una crisi profonda e strutturale della domanda interna. E’ la stima dell’Indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC), che per il complesso del primo trimestre del 2008 indica una riduzione dello 0,7% contro il +0,3% nell’analogo periodo del 2007.