I negoziati di pace tra Hamas ed Israele sono ad un punto cruciale, soprattutto per quanto riguarda la questione relativa agli ostaggi nelle mani dei palestinesi da due anni esatti. L’alto funzionario di Hamas, Taher Nunu, afferma in una dichiarazione che durante i negoziati di oggi in Egitto, le liste dei “prigionieri” da rilasciare sono state scambiate tra le parti, sulla base di criteri e numeri concordati.

Gli ultimi aggiornamenti sui negoziati di pace tra Hamas ed Israele
Sembra che questo si riferisca sia alle liste di ostaggi – che Hamas definisce “prigionieri” – sia ai prigionieri di sicurezza palestinesi – compresi i condannati al terrorismo e altri che scontano l’ergastolo, così come gli abitanti di Gaza detenuti durante la guerra in corso – scambiati tra le due parti.
Nunu aggiunge che i colloqui si stanno concentrando sui meccanismi per porre fine alla guerra e al ritiro delle forze israeliane dalla Striscia di Gaza, osservando: “I mediatori stanno facendo grandi sforzi per rimuovere ogni ostacolo all’attuazione di un cessate il fuoco, e c’è uno spirito ottimista tra tutti”.
In una dichiarazione scritta di un alto funzionario di Hamas che è stata pubblicata sui canali ufficiali del gruppo terroristico, è stato scritto che Nunu è attualmente a Sharm el-Sheikh, dove si svolgono i colloqui. Sebbene i funzionari israeliani abbiano affermato che le discussioni si sarebbero limitate a pochi giorni, non è ancora chiaro quale sia la tempistica prevista per l’attuale ciclo di negoziati, che si tiene sotto la minaccia di una ripresa dei combattimenti in caso di fallimento dei colloqui. Le stime suggeriscono che le discussioni potrebbero proseguire per diversi altri giorni.
Secondo una delle clausole chiave della proposta di Trump, Hamas deve rilasciare tutti i 48 ostaggi, sia vivi che morti, entro 72 ore, mentre le IDF si ritireranno simultaneamente sulla cosiddetta “linea gialla”. I funzionari di Hamas, tuttavia, ora affermano che non accetteranno di rilasciare tutti i prigionieri prima del completo ritiro israeliano.
Trump ha espresso forte ottimismo martedì sera, affermando che c’è “la possibilità di raggiungere la pace in Medio Oriente” e che un ulteriore team si unirà ai negoziati. Parlando alla Casa Bianca insieme al Primo Ministro canadese Mark Carney, Trump ha affermato che avrebbero discusso anche di Gaza. In seguito, ha aggiunto: “Una volta raggiunto l’accordo su Gaza, faremo tutto il possibile per garantire che tutti aderiscano all’accordo”. Insomma, procedono spediti i negoziati di pace tra Hamas ed Israele.