Il messaggio di Napolitano. Una democrazia sa sempre reagire “alle chiusure e al populismo”

di isayblog4 15 views0

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È questo il messaggio che il presidente della Repubblica ha inviato in occasione dell’ inaugurazione della sala del Parlamento Europeo dedicata a Renzo Imbeni. Per il Capo dello Stato “una democrazia sa reagire, sempre e comunque, evitando ogni chiusura e ogni populismo; aprendosi con coraggio e fiducia alle novità; basando sulla propria coesione e su reali pari opportunità la costruzione di un futuro migliore in Italia, in Europa e nel mondo”. Nel suo messaggio Napolitano ricorda la figura di Renzo Imbeni come “esempio di coerenza politica, di onestà intellettuale e di costante impegno europeista. Che ci ha lasciato un esempio di profondo attaccamento agli ideali di giustizia e di libertà e di fiducia nella democrazia”. E noi cogliamo l’ opportunità che ci offre il Presidente della Repubblica per ricordare Renzo Imbeni quale figura che ha scritto una pagina di grande valore morale nel gran libro della storia italiana e tracciarne il profilo per un omaggio postumo alla sua “coerenza politica e ai suoi ideali di libertà”.

Renzo Imbeni nasce a Modena il 12 ottobre 1944 e si spegne a Bologna il 22 febbraio 2005. Dopo il diploma all’ Istituto Tecnico Commerciale Jacopo Barozzi di Modena, ha frequentato la Facoltà di Economia e Commercio dell’ Università di Bologna. I suoi incarichi politici più importanti sono stati:
– Segretario nazionale della Federazione Giovanile Comunista dal 1972 al 1975
– Segretario del PCI di Bologna dal 1976 al 1983.

Ha partecipato alla fondazione del Partito Democratico della Sinistra. È stato membro della Direzione Nazionale dei DS (Democratici di Sinistra) fino alla sua morte. Eletto nel Consiglio Comunale per la prima volta nel 1980, è stato Sindaco della città di Bologna dal 1983 al 1993. Dal maggio del 1991 al febbraio del 1993, ha presieduto, nella sua qualità di sindaco, la Commissione delle città europee. Dal 1989 è eletto al Parlamento europeo. Durante la prima legislatura (1989 – 1994), è stato Membro titolare della commissione Libertà Pubbliche; Presidente della delegazione del Parlamento Europeo per i rapporti con la Knesset (Parlamento d’Israele) dal 1989 al 1991. È stato inoltre autore di una relazione sulla Cittadinanza europea.

Durante la sua seconda legislatura (1994 – 1999), è stato eletto Vicepresidente del Parlamento Europeo, incarico che ha tenuto ininterrottamente fino al luglio del 2004. Durante questo decennio questi i suoi incarichi più importanti: co – Presidente della delegazione del PE con il COSAC (Comitato degli Organismi Specializzati negli Affari Comunitari); co – Presidente per il PE del Comitato di Conciliazione con il Consiglio; inoltre, nella terza legislatura (1999 – 2004), è stato incaricato delle Relazioni Interparlamentari Multilaterali, e in questo ambito è stato responsabile della dimensione parlamentare dell’ OMC, e del Forum Parlamentare Euromediterraneo.

Ci piace ricordare di Lui queste parole: “Stare insieme e restare diversi. Essere europei non perché le nostre radici diverse vengano estirpate, ma perché solo uno spazio più ampio, quello europeo, permette a queste radici di produrre ricchezze culturali e sociali a disposizione di tutti. Fiducia nel futuro, dunque”. Perché proprio di fiducia nel futuro abbiamo bisogno per superare la crisi che attanaglia l’ economia mondiale.

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