Bossi: ”No elezioni anticipate, ma è arrivata la fine dell’Italia”

di isayblog4 22 views0

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Umberto Bossi, valutando l’ipotesi di un aumento dell’Iva nella manovra anticrisi: “Non so se quella roba lì serve a rilanciare l’economia, ne parleremo meglio con Tremonti quando lo vedo. Stiamo attenti, trattiamo se c’è qualcosa di meglio. Stiamo attenti che aumenta tutta la roba e a quel punto il governo è nei pasticci, perché passerebbe per un governo che taglia le pensioni e aumenta i prezzi”.

Bossi, sulla crisi che ha colpito il Paese, dice: “È stato un segnale inequivocabile: è arrivata la fine dell’Italia, questa è la verità. Se Tremonti non vende i titoli di Stato non riesce a pagare pensioni e sanità. Insomma siamo al dunque, bisognava fare un po’ di tagli altrimenti l’Europa stavolta ci uccideva”.
Il ministro ha escluso le elezioni anticipate: “Non stiamo pensando a quelle cose lì, se dicessi qualcosa per 15 giorni tutti parlerebbero di elezioni e spaventerebbero la gente. Noi andiamo alle elezioni quando gli alleati sono d’accordo”.
Quanto ad un eventuale allargamento della maggioranza, magari all’Udc di Pier Ferdinando Casini, Bossi ha risposto: “Non so niente, comunque io non traffico mai né con l’uno né con l’altro. L’altra volta la presenza di Casini, Buttiglione e Follini è stata disastrosa. Sono sicuro del ruolo che la Lega continuerà a giocare nel panorama politico nazionale. È la Lega che decide gli equilibri: tutti sanno che avere la Lega dalla loro parte è determinante”.
Riguardo a un possibile riavvicinamento fra Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini, Bossi ha sottolineato: “Fino a che c’era Fini era più facile governare, ma quando si ha bisogno ci si regge con quello che si può trovare: meglio Scilipoti che quella scienziata, la Montalcini.
A proposito di Bersani, Bossi commenta: ”Non ho ancora capito che cosa voglia il segretario del Pd Pier Luigi Bersani a proposito della manovra. Lo capirò quando gli parlerò a Roma, se lo vedo gli parlo”. Poi ha anche rivelato di aver scherzosamente fatto i complimenti al leader Pd, dopo la lettera della Bce all’Italia: “Bravo, bella lettera, gli ho detto, perché mica veniva dall’Europa quella lettera lì, l’hanno scritta gli italiani, parlava di cose come le province, che l’Europa non conosce”.

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