Ddl anticorruzione, per Governo e maggioranza doppio ko in Senato

di isayblog4 17 views0

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Il primo sull’emendamento del senatore Pdl Lucio Malan, che sostituisce interamente il primo articolo e relativo all’istituzione di un comitato di coordinamento delle iniziative anticorruzione presieduto dal presidente del Consiglio. Il secondo, con 131 no, 129 sì, 4 astenuti, sull’emendamento della Pdl Spadoni Urbani, sulla rotazione dei dirigenti nelle amministrazioni dirette centrali e periferiche.

Il commento di Pier Luigi Bersani: ”È tempo che si traggano le conseguenze politiche da parte di una maggioranza ormai senza più prospettive. I senatori dell’opposizione hanno battuto il governo su un punto determinate che riguarda il senso stesso di una battaglia contro la corruzione. Il tentativo del governo di centrodestra di mettersi al riparo da una normativa seria è stato sconfitto. Il provvedimento è così crollato e deve essere formalmente ritirato. Questo ulteriore fatto certifica ancora una volta lo stato di una maggioranza che non solo insegue cause sbagliate, ma che non è più in grado di sostenerle”.
Sempre a proposito dell’iter dell’anticorruzione, il Carroccio ha votato contro l’emendamento che obbliga coloro che occupano cariche pubbliche o assumono pubblici impieghi, a giurare fedeltà alla Costituzione italiana, mentre a palazzo Grazioli iniziava il nuovo vertice con Silvio Berlusconi e lo stato maggiore del Pdl, per fare il punto all’indomani del vertice ristretto notturno con Bossi, Tremonti e Calderoli, che servirà a mettere a punto la strategia per il rilancio dell’azione di governo con misure economiche ed eventuali interventi fiscali.
Intanto tra Pdl e Lega è sempre tensione anche sullo spostamento dei ministeri al Nord. Il ministro della Cultura, Giancarlo Galan: ”La proposta di legge di iniziativa popolare è tutto tranne che una cosa seria. Se non fossi in onda su Radio Radicale direi che è una “puttanata intercontinentale” e mi meraviglio che non la si tratti come tale. È semplicemente una iniziativa propagandistica che mette in difficoltà gli alleati e che non ha alcuna possibilità di essere attuata. È sgradevole e inutile anche perché dà la sensazione che chi dovrebbe battersi per risparmiare nella spesa pubblica in realtà la dilata, chi dovrebbe contrarre la pubblica amministrazione in realtà la dilata. Insomma un errore fondamentale, evidente sotto tutti i profili”.

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