Tremonti: ‘No a condono, mina la lotta all’evasione fiscale’

di isayblog4 25 views0

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Il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, frena l’ipotesi di una nuova sanatoria.
L’idea del condono, fiscale, edilizio, tombale, continua a dividere. Tremonti di che ”il condono frenerebbe la lotta all’evasione e di fatto aumenterebbe il deficit”. Il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, sottolinea che la parola ‘condono’ andrebbe abolita dal vocabolario. Pier Ferdinando Casini dell’Udc afferma che il condono è immorale e il Pd dice che “la credibilità dell’Italia va ogni giorno più giù”. Per il Pdl il capogruppo alla Camera Fabrizio Cicchitto dice che può servire ad abbattere il debito.

La necessità di nuove risorse può spingere a soluzioni sbagliate e rischiose. Per Tremonti ”un condono in questo momento vorrebbe dire frenare sul nascere il progetto di contrasto all’evasione, sarebbe un togliere forza al nostro vero obiettivo. Finora le entrate da lotta all’evasione fiscale sono servite sistematicamente per finanziare la spesa pubblica: sanità, pensioni, assistenza. Il condono minaccia però l’afflusso di queste entrate e così alla fine ci troveremmo con un maggior deficit”.
Cicchitto, invece, insiste: ”Per l’abbattimento del debito servirà ricorrere a forme di finanza straordinaria in cui il Governo dovrà mettere in agenda una patrimoniale morbida, la riforma pensionistica, un piano di dismissioni e se questo non basta, anche un condono edilizio e un condono fiscale. Non credo che l’etica si misuri sul condono ma sulla capacità di trovare le risorse”.
La Camusso attacca: “La parola condono l’abbiamo abolita dal vocabolario, non esiste e non la vogliamo. Il governo solo apparentemente nega mentre la maggioranza lo propone in Parlamento con il capogruppo del Pdl. Così non si fa”.
Casini dice: «Sono contrario al condono: lo ritengo immorale e diseducativo rispetto ai cittadini che fanno il loro dovere. Peraltro, continuare a parlare di condono è un modo certo per favorire l’evasione fiscale”.
Il segretario del Pdl Alfano sui rapporti con il leader dell’Udc Casini: ”Non ho mai interrotto il dialogo con nessuno, ma non deve essere un bla-bla reciproco. Abbiamo intenzione di fare qualcosa di importante e ambizioso: unire i moderati italiani sotto la bandiera del Ppe. Saranno le primarie a scegliere il candidato a governatore della Sicilia”.

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