Varato dal Governo il codice antimafia

di isayblog4 15 views0

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Il Consiglio dei Ministri ha approvato il Dlgs per Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione e nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia. Silvio Berlusconi al termine del Consiglio dei ministri che ha varato il codice antimafia: “Riunificate finalmente le norme accumulate negli anni. Continua lo sforzo comune, basato sulle leggi del nostro Stato, di magistrati e forze dell’ordine a una media di otto presunti mafiosi arrestati al giorno e, su 34 più pericolosi latitanti, ne sono stati arrestati 32”.

Continua Berlusconi: ”Il codice mette insieme tutte le norme che si sono accumulate in questi ultimi anni. Nel gennaio 2010 approvammo un piano straordinario antimafia in un Consiglio dei ministri a Reggio Calabria. La legge è stata approvata all’unanimità dal Parlamento e ci è stata data delega per ricondurre ad unità tutti i provvedimenti in materia. Il codice si compone di cinque libri e 151 articoli”.
Il premier rivolge un invito al Parlamento a fare uno sforzo perché ora approvi entro l’estate il nuovo codice antimafia che è arrivato dal ministro dell’Interno, Roberto Maroni, mentre il ministro della Giustizia Angelino Alfano ha parlato di ”un risultato atteso da decenni. Si completa così una strategia che il Governo Berlusconi ha perseguito fin dall’insediamento. Ricordo il primo Consiglio dei ministri a Napoli nel maggio 2008, quando venne approvato il primo pacchetto, un decreto e un ddl, contro la criminalità organizzata. Poi abbiamo continuato nel 2009 e nel 2010 a Regio Calabria abbiamo completato l’opera, sostituendo le mille chiacchiere con i fatti”.
La strategia del Governo, ha sostenuto il Guardasigilli Angelino Alfano, è fondata su tre direttrici, che hanno messo in grande difficoltà la criminalità organizzata: arresto dei latitanti, carcere duro, aggressione ai patrimoni criminali. Fatti, non parole.
L’approvazione del Codice antimafia era uno dei due provvedimenti (l’altro sono i decreti attuativi della riforma dei riti civili) indicati da Angelino Alfano pregiudiziali alle sue dimissioni da Guardasigilli per assumere il nuovo incarico di segretario del Pdl. ”Si tratta di uno strumento agile e snello per tutti gli operatori del diritto che vorranno contrastare la mafia in modo efficace” ha dichiarato il ministro della Giustizia, illustrando a Palazzo Chigi lo schema del nuovo Codice. Le nuove misure legislative, che dovranno ora passare al vaglio del Parlamento che ha 60 giorni di tempo, puntano a riordinare e razionalizzare le varie norme antimafia, con l’obiettivo di rendere più incisiva la lotta alla criminalità organizzata.
Il nuovo codice antimafia, approvato in via preliminare dal consiglio dei Ministri, raccoglie, coordina e armonizza tutta la legislazione antimafia, comprese alcune norme del codice penale a partire dall’articolo 416-bis, che questo governo ha esteso alle associazioni di tipo mafioso straniere, nonché ai fenomeni malavitosi della ‘ndrangheta, strettamente legati al territorio calabrese.

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