Eluana Englaro: un caso da non dimenticare

di isayblog4 38 views0

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Con la morte di Eluana Englaro il Senato abbandona l’ esame del ddl varato dal governo per impedire lo stop all’alimentazione e all’idratazione della ragazza in stato vegetativo da 17 anni. Con 164 sì, 100 no e un astenuto ieri mattina il Senato ha invece approvato la mozione di Pdl, Lega e Udc che impegna il governo sui contenuti del ddl, con la garanzia che “in attesa dell’ approvazione di una completa e organica disciplina legislativa in materia di fine vita, l’ alimentazione e l’ idratazione, in quanto forme di sostegno vitale e fisiologicamente finalizzate ad alleviare le sofferenze, non possono in alcun caso essere negate da chi assiste soggetti non in grado di provvedere a se stessi”.
L’ Aula ha invece respinto le mozioni presentate dal Partito democratico e dall’ Italia dei Valori, sulle quali il Governo aveva dato parere contrario. Nonostante l’ approvazione della mozione Pdl-Lega-Udc, che ha precluso la votazione del punto della mozione Pd che consentiva la possibilità di sospendere alimentazione e idratazione in caso di volontà espressamente dichiarata, per il ministro del Welfare Maurizio Sacconi restavano comune “motivi di contrarietà”, anche se “meno rilevanti”. Pertanto il Governo ha ribadito il parere contrario. L’Aula del Senato ha bocciato la mozione del Pd con 151 voti contrari, 109 voti a favore e 14 astenuti; la mozione dell’ Idv è stata bocciata con 156 voti contrari, 17 a favore e 107 astenuti.
Il ministro del Welfare Maurizio Sacconi, esprimendo i pareri del Governo sulle mozioni presentate a palazzo Madama, ha voluto ricordare che “era confermata l’ urgenza e la necessità del provvedimento varato dal Governo” e ha concluso con una “considerazione positiva ma amara”: il Senato discute sì di testamento biologico, ma “arriva tardi rispetto al caso di una donna che poteva essere salvata da quello che per tutta la stampa internazionale è un atto eutanasico”. Ieri notte il Ministro ha annunciato che “in 15 giorni si potrà arrivare all’approvazione di un testo sul fine vita” in parlamento, partendo dai testi in discussione in commissione sanità del Senato.
Quanto parlare intorno ad una donna che non c’ è più. Anche di fronte alla morte vince la burocrazia…tutta italiana, anzi dei nostri politici con la p minuscola!!!

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