Obama deciso a chiudere il carcere militare di Guantanamo: per la sicurezza nazionale

di isayblog4 17 views0

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Il presidente americano Barack Obama ha ribadito l’ intenzione di chiudere il carcere militare a Cuba entro il prossimo gennaio: “La prigione di Guantanamo ha indebolito la sicurezza nazionale degli Stati Uniti e va quindi chiusa. Gli Stati Uniti però non metteranno in libertà alcun detenuto di Guantanamo che si riveli una minaccia per la sicurezza nazionale”.

Il presidente ha spiegato che gli attuali 240 detenuti saranno divisi in cinque categorie. Alcuni saranno processati in tribunali ordinari, altri in corti militari speciali, altri ancora saranno trasferiti all’ estero o in prigioni di massima sicurezza negli Usa. Ma resterà un nucleo di terroristi che non possono essere processati e che costituiscono un pericolo per la sicurezza, e non verranno rimessi in libertà né potranno essere sottoposti a processi: verranno sviluppate procedure per valutare cosa fare di loro.

Obama ha poi aggiunto che “Al Qaeda sta attivamente pianificando di attaccarci di nuovo e gli Stati Uniti sono in guerra con Al Qaeda e le sue affiliazioni. Sappiamo che esiste questa minaccia che sarà con noi per lungo tempo, e che dobbiamo usare tutte gli elementi in nostro potere per sconfiggerla”.

Poco dopo l’ ex vicepresidente degli Stati Uniti Dick Cheny ha tenuto il discorso Keeping America Safe: An Address by Dick Cheney (Mantenere sicura l’ America) ribadendo di essere ancora a favore dell’ adozione di tecniche rafforzate negli interrogatori (di sospetti di terrorismo), a cui abbiamo fatto ricorso in modo legittimo, giusto e con successo.

Il discorso dell’ ex vicepresidente Usa, proferito all’ Americana Enterprise Institute, istituto di natura conservatrice, è immediatamente successivo a quello di Barack Obama; il presidente ha difeso il piano per chiudere il centro di detenzione di Guantanamo entro il gennaio del 2010 e ha severamente criticato la prassi delle tecniche d’ interrogatorio brutali come l’ annegamento simulato.

“Nessuno augura al governo degli Stati Uniti maggiore successo di quanto facciamo noi, e quando il presidente Barack Obama prende decisioni sagge, merita sostegno, ha continuato Cheney, affermando però anche che il punto ora non è guardarci indietro, ma in avanti e che le decisioni non dovrebbero essere prese basandosi sulla retorica della campagna presidenziale”.

L’ ex numero due dell’ amministrazione di Bush ha ricordato gli attacchi terroristici dell’ 11 settembre del 2001, affermando che allora il governo ha risposto con una strategia completa, decidendo di affrontare i regimi che avevano sponsorizzato il terrorismo e quelli che avrebbero potuto costruire armi di distruzione di massa. Una difesa in piena regola dell’ amministrazione Bush che Obama aveva appena attaccato.

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