Alfano su intercettazioni: ”Penalmente irrilevanti, ma non sono gratis”

di isayblog4 14 views0

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Il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, intervenendo alla tavola rotonda di Confindustria sui costi della giustizia: ‘Tutte le intercettazioni che leggiamo oggi sui giornali, oltre a non essere penalmente rilevanti, non sono gratis. Il debito accertato nei confronti delle ditte e degli operatori telefonici è di un miliardo di euro. Nell’ottobre del 2008, pochi mesi dopo il mio arrivo al dicastero di via Arenula, le ditte che fornivano il materiale per le intercettazioni avevano minacciato di bloccare il servizio perché non pagate da troppo tempo dal Ministero della Giustizia.

Dopo una serie di interventi da me disposti, ”i costi delle intercettazioni ” sono diminuiti nel loro importo complessivo di un terzo e questo grazie alla strategia del fiato sul collo sulle ditte stesse che per uguali servizi applicavano diversi prezzi in differenti uffici giudiziari. Abbiamo anche accertato che il debito accertato nei confronti delle ditte e degli operatori telefonici ad oggi ammonta ad un miliardo di euro. Si tratta di servizi giusti, perché le intercettazioni si devono fare, ma non sono certo gratis”.
Il procuratore di Napoli, Giovandomenico Lepore commenta: ”La rilevanza o meno delle ”intercettazioni” va valutata dal magistrato requirente e dal giudice giudicante, cosa che è regolarmente avvenuta. Eravamo obbligati a depositare le ”intercettazioni” per metterle a disposizione della difesa. Quanto alla spesa, è chiaro che le ”intercettazioni” hanno un costo, nulla è gratis. Se il governo pensa che gravino troppo sul bilancio, le vieti. Sono certo che i l”ministro Alfano”, persona intelligente e preparata, voleva solo rivolgere un invito a limitare le ”intercettazioni” per la ”crisi economica”, ma la crisi non può bloccare il lavoro dei magistrati”.
A sua volta Fini: ”Le ”intercettazioni” e il modo con cui si vuole intervenire per limitarne l’uso o la pubblicazione è una vecchia questione. Di certo c’è la necessità di regolarne l’uso una volta che gli atti giudiziari sono inviati alla Camera o anche alle redazioni dei giornali. Mi auguro però che il governo riponga nel cassetto l’ipotesi del ricorso al decreto. Vorrei trovare anche un solo studente di diritto costituzionale che non capisca che non verrebbe rispettato il requisito di straordinaria necessità e urgenza”.
Il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, alla domanda dei giornalisti se il Pdl ha davvero intenzione di riformare il sistema delle ”intercettazioni”: ”Il problema c’è, come procedere sarà un elemento di riflessione. Lo scandalo è la pubblicazione di intercettazioni che attendono perlopiù alla vita politica e privata di singoli individui. È un gioco al massacro che va fermato”.
Il ministro degli Esteri, Franco Frattini, riferendosi ai colloqui con Luigi Bisignani intercettate nell’ambito della cosiddetta P4: ”La pubblicazione di conversazioni politiche, perché di questo si trattava, è assolutamente indegno e illegale. Quello che ho detto al telefono avrei potuto dirlo anche in pubblico, perché si trattava di vicende politiche e di partito che per questo hanno attirato tanta attenzione. Quindi, la sostanza non mi preoccupa, ma al contrario è il modo e i toni di questa diffusione massiccia, proprio di quello che il magistrato aveva tracciato dall’indagine ritenendolo irrilevante. Per me non cambia niente, è il principio scandaloso”.

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