Alfano: ”accantonare Berlusconi”, condizione ingiusta

di isayblog4 21 views0

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Il segretario del Pdl Angelino Alfano, nel corso del suo intervento a Saint Vincent, ha dichiarato: “La condizione che mi viene posta dall’Udc è di accantonare Berlusconi. È una condizione impraticabile e ingiusta. Io lavoro all’aggregazione di moderati senza condizioni capestro. Chi mi chiede ogni giorno di accantonare Berlusconi abbia le idee chiare se non le ha avute fin qui, altrimenti abbia l’onestà di dire tutto il contrario, che non condivide il mio diniego. Io dico con grande chiarezza che lavoro per un percorso di aggregazione delle forze moderate senza condizioni-capestro che vedrebbero un sentimento di ingiustizia alimentarsi dentro il Pdl. La nostra è una posizione molto netta molto chiara”.

Aggiunge il segretario del Pdl Alfano: “Non intendiamo tornare indietro sul bipolarismo, una condizione di democrazia trasparente in cui chi vince governa e chi perde va all’opposizione. E sulla legge elettorale bisogna restituire ai cittadini il diritto di scelta del parlamentare, ma anche del premier.
Vogliamo restituire il diritto di scelta del parlamentare, unendolo al diritto di scelta del premier, perché se noi togliamo ai cittadini il diritto di scelta del premier, nel momento in cui diamo loro il diritto di scelta del parlamentare, truffiamo i cittadini. Per me entrambe le cose vanno fatte, stabiliremo come, troveremo la formula migliore”.
Il segretario Udc Lorenzo Cesa risponde al segretario del Pdl: “Con tutto il rispetto per Alfano, una buona politica impone prima di tutto serietà: non esiste l’ipotesi di una collaborazione credibile tra chi oggi legittimamente sostiene questo governo e chi invece, come noi, lo ritiene fallimentare”.
Il presidente della Lombardia Roberto Formigoni: ”Non sarà Silvio Berlusconi il nostro candidato nel 2013, è una scelta ormai compiuta dal presidente, ma va portata a conoscenza dei nostri alleati, degli elettori, degli interlocutori politici e tocca al segretario Angelino Alfano imprimere una svolta, aprire al centro e indire primarie, anche per il candidato premier. La continuità del governo è legata a un provvedimento: il decreto sviluppo. Lo slittamento al 20 ottobre non è stato certo un bel segnale. Dovrà contenere misure forti e chiare. Certo, le riforme a costo zero, ma bisogna mettere dentro quattrini per le famiglie, per le imprese, per le regioni e gli enti locali”.
Formigoni prosegue: “Ai comuni e alle regioni vanno restituiti i fondi tolti con la manovra di agosto. Di qui l’invito ad Alfano a coinvolgere il Pdl in un confronto che finora è mancato, mentre le posizioni di Scajola e Pisanu non sono il preannuncio di uno strappo, ma uno stimolo per il governo. Il segretario, aiutato da tutti noi, deve dare il via alle operazioni. Il primo luglio è alle spalle. Dobbiamo mettere nel conto le possibili elezioni anticipate. Sappiamo tutti che ci sono insidie, svolte possibili, trabocchetti che potrebbero anticipare la scadenza naturale del 2013 che il presidente continua legittimamente a indicare. Dunque, si apra subito il tavolo con i moderati”.

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