È ancora gazzarra per voto segreto su arresto Papa

di isayblog4 18 views0

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Fini risponde alla richiesta del Pdl di verificare la regolarità della consultazione su Papa
Il presidente della Camera Gianfranco Fini risponde così alle contestazioni sulla validità del voto avanzate dalla maggioranza: “Nella sua sovranità e autonomia l’Aula si è espressa a favore della richiesta di arresto, ed il Parlamento ha esercitato una delle prerogative che la Costituzione gli assegna. Non ci sono presupposti per considerare quel voto come non valido. Lo stesso on. Cicchitto è perfettamente consapevole che quel voto ha una oggettiva regolarità. Per quanto la questione della segretezza, non si tratta di una novità”.

“Da una parte ogni deputato ha il diritto di vedere tutelata la segretezza del proprio voto – prosegue Fini – D’altra parte, egli ha la piena facoltà di far conoscere come ha votato. Continueremo la discussione sul tema in ufficio di presidenza. È indubbio che nessuno possa controllare come un deputato vota a scrutinio segreto, ma è evidente che la segretezza del voto è certa solo se lo stesso deputato si avvale del proprio diritto.
Il voto elettronico e il sistema con le minuzie non c’entrano nulla. Se ci sono accorgimenti tecnici in più da prendere li valuteremo. In ogni caso non è contestabile il voto di ieri, che si è svolto nella assoluta regolarità. La presidenza non può andare oltre la predisposizione di strumenti idonei a garantire la libertà di voto. La non controllabilità del voto è posta nel senso di responsabilità del deputato elettore.
Cicchitto: ”Voto su Papa non è stato segreto. Le stesse parole del presidente Franceschini sono testimonianza evidente che ieri su Papa non c’è stato voto segreto e che ci sarebbero gli estremi per invalidare quella votazione. Ma siccome pensiamo al futuro, e penso che tragedie come quella di ieri in questa aula avranno a ripetersi, in quest’aula deve esserci garanzia di un voto segreto non la parodia di un voto segreto. Senza una procedura che garantisca davvero la segretezza del voto ritireremo la nostra adesione a questo meccanismo di voto. Il voto o è segreto o non lo è. Cosa avrebbe detto la sinistra se noi avessimo fatto come loro sui voti segreti relativi al biotestamento?”.
Fabrizio Cicchitto, capogruppo del Pdl alla Camera, Massimo Corsaro e Simone Baldelli, in una nota congiunta a Fini: ”Chiediamo alla presidenza della Camera di valutare attentamente se le modalità con le quali si è proceduto al voto abbiano rispettato i principi contenuti nell’art.67 della nostra Costituzione e il disposto degli artt. 49 e 51 del nostro regolamento”.

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