Piazza Affari chiude positiva, ma nel 2008 ha perso quasi il 50%

di isayblog4 49 views0

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L’ultima seduta dell’anno con il segno più a Piazza Affari. L’indice Mibtel ha fatto segnare nel finale un +1,33% a quota 15.096 punti, mentre l’S&PMib guadagna l’1,53% a quota 19.460 punti. In recupero anche l’All Stars, che mette a segno un rimbalzo dell’1,59% a quota 8.554 punti. Fra i titoli del listino milanese, bene Prysmian con un guadagno di oltre 4 punti percentuali. In evidenza anche Mondadori, A2A, Atlantia e Impregilo. Fra i maggiori ribassi del listino, invece, Seat Pg cede circa 1,5 punti, seguita da Intesa Sanpaolo, Mediaset, Saipem e Banco Popolare. Gli investitori sono ormai proiettati sul 2009 e, sottolineano i trader, non si sono registrati nemmeno quei movimenti anomali che solitamente caratterizzano l’ultima seduta dell’anno, fatta eccezione per qualche improvviso balzo nelle battute conclusive. «Sul mercato non c’è nessuno», sintetizza un’operatrice. Anche le altre principali Borse europee archiviano la seduta all’insegna dei guadagni, sulla scia dell’avvio positivo di Wall Street. Fra le piazze finanziarie, Parigi chiude a +1,81%, Francoforte segna un +2,24%, mentre Londra avanza dell’1,84%. Anche La borsa di New York ha chiuso le contrattazioni in rialzo. Alla fine della seduta e prima delle operazioni di compensazione, il Dow Jones ha guadagnato 186,61 punti (+2,20%), a 8.670,61 punti, mentre il Nasdaq ha chiuso in rialzo di 40,38 punti (2,63%), a quota 1.550,70 punti. In aumento anche lo S&P 500, che è salito di 21,21 punti (2,43%) a 890,63 punti.

NELL’ULTIMO ANNO A MILANO – Il 2008 è stato un anno che ha visto un sostanziale dimezzamento della capitalizzazione. Da inizio anno, infatti, l’indice S&P/Mib ha perso il 49,5% circa, passando da 38.544 punti del 2 gennaio 2008 ai 19.460 punti di martedì. Il 2008 ha visto bruciare oltre 352 miliardi di euro di capitalizzazione. Quasi un miliardo al giorno. Attualmente la capitalizzazione di tutto il listino milanese ammonta a 378,8 miliardi mentre alla chiusura del 2007 ne valeva 731.

ANNO PIÙ NERO IN EUROPA – Ma ad andare male non è stata solo Milano. Il 2008 è stato l’anno più nero vissuto nella storia delle Borse mondiali. Un anno che ha cancellato dai listini del Vecchio Continente di circa 4 mila miliardi di euro, una somma pari a quasi tre volte il Pil dell’Italia nel 2007. A tanto ammontano le perdite subite dai principali mercati azionari europei nel 2008, sulla base del crollo del 46% registrato dall’indice Dj Stoxx 600. Con l’eccezione della Grande Depressione degli anni ’30, nei libri di storia non si ha traccia di una crisi con un impatto così devastante e duraturo sulle Borse mondiali come quella partita nell’estate di un anno fa con i mutui subprime negli Usa e propagatasi al mondo intero con il contagio dell’economia reale e la recessione simultanea di Europa, Stati Uniti e Giappone. Lo dimostrano tutti i termometri dell’andamento delle Borse mondiali: sia l’indice globale Morgan Stanley World, sia il Morgan Stanley per l’area dell’Asia-Pacifico hanno ceduto il 43%. Si tratta, come per il Dj Stoxx 600, delle peggiori performance mai registrate da quando gli indicatori sono stati introdotti. A New York, occorre risalire agli anni ’30, nel bel mezzo della Grande Depressione, per trovare l’unico risultato in grado di battere il disastroso -40% realizzato quest’anno dello S&P 500: correva il 1931 e in quei 12 mesi l’indice arrivò a perdere il 47,2%. Lo S&P 500 scese per quasi tre anni, dal crollo di Wall Street del ’29 fino alla metà del ’32, perdendo complessivamente l’86,2%. Per le borse più importanti del globo questo 2008 da incubo – segnato da eventi inimmaginabili come il crac di Lehman Broters, la maxi-truffa dall’ex presidente del Nasdaq, Bernard Madoff, il massiccio intervento di Stati e Banche centrali a sostegno dell’economia – ha generato perdite comprese tra il -32% di Londra e l’oltre -60% degli indici cinesi.

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